Un primo incontro che porterà a creare un tavolo permanente della sicurezza, con l'obiettivo di massimizzare la sicurezza sul lago Ceresio.
La Motonave Lugano della Navigazione Lago di Lugano ha ospitato il primo vertice sulla sicurezza del lago Ceresio per valutare il servizio di vigilanza e proporre, in modo congiunto e univoco, le iniziative. Imbarcati a Campione d’Italia, dove ha sede l'Autorità di bacino, prefetti, questori, forze dell’ordine, autorità di bacino e amministratori delle provincia di Como e di Varese, hanno navigato verso Lavena Ponte Tresa per poi fare ritorno nell’enclave italiana. Si è trattato, si spiega in una nota di un consolidamento di buone prassi congiunte tra le province di Como e di Varese per tutelare la navigazione dello specchio d’acqua tra Italia e Svizzera. All’incontro ha preso parte anche il board della Navigazione Lago di Lugano: il presidente Agostino Ferrazzini e il direttore di esercizio, Annarita Polacchini.
LE FINALITA' - Obiettivo del Tavolo tecnico per le province di Como e di Varese quello di diventare un momento permanente di riflessione e di confronto su tematiche legate alla sicurezza sottolineando la massima attenzione necessaria per un’attività congiunta, anche alla luce della carenza delle risorse per svolgere individualmente questi servizi. Deve inoltre mirare a fissare strategie condivise per assicurare la sicurezza ai residenti e ai turisti e dei fruitori del Lago Ceresio che, proprio in questi mesi, hanno già fatto registrare un flusso che supera del 30 percento i valori dello scorso anno.
Al termine della riunione è emersa l’evidente dimensione locale dell’azione di prevenzione che deve essere in grado di servirsi di osservatori locali capaci di registrare attentamente i bisogni e le domande sociali di sicurezza e i mutamenti di questi in ragione del procedere dell’azione di prevenzione.
Sono emerse anche delle criticità e sono stati segnalati dei temi:
Canale del Lago Ceresio di Caslano (Ch). Lavena Ponte Tresa. Per la sicurezza dei bagnanti e per la protezione dal moto ondoso procurato dalla velocità e dal dislocamento delle unità da diporto, in collaborazione con il Dipartimento delle Istituzioni del Cantone Ticino si è progettato l’allungamento del canale artificiale mediante la posa di pali e boe di protezione
Afflussi di un gran numero di giovani che non rispettano regole e divieti posti dal Comune di Porto Ceresio (Va) in termini di balneazione. Il problema è riconducibile alla presenza di utenze molto giovani provenienti anche dal sud della Provincia attraverso la rete ferroviaria che ha fatto registrare un sensibile incremento degli arrivi. Nonostante i divieti posti dall’Amministrazione, vengono infrante le regole e si susseguono tuffi dalle darsene private, dalle passeggiate e dai pontili pubblici diventando una criticità da non sottovalutare, un elemento di forte preoccupazione. In questi mesi sono stati effettuati dalle vedette della Guardia di Finanza e dall’Autorità di Bacino Lacuale, diversi interventi, purtroppo però sono risultati poco incisivi poichè una volta che le Unità nautiche si spostavano per svolgere altri servizi i gruppi di giovani riprendono tali comportamenti. A tale proposito, un intervento di terra da parte delle Forze dell’Ordine costituirebbe un’azione maggiormente incisiva e in parte risolutiva.
Coordinamento degli interventi di soccorso. È stato valutato l’inserimento del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza nella linea di allarme quale unica forza di polizia presente sul Ceresio. Oltre alla possibilità di prevedere una convenzione con i Vigili del Fuoco e l’Autorità di Bacino Lacuale del Ceresio.
Ci sono poi le problematiche doganali delle unità con targa TI condotte da cittadini UE stazionanti in Svizzera. Il direttore dell’Adm, per il tramite della Direzione territoriale Lombardia Agenzia delle dogane e monopoli, ha indicato essere di prossima definizione e risoluzione la tematica con determinati subordini.
Navigazione di Linea. Il tema della sicurezza sul Ceresio è riassumibile nell’esatta osservanza dei dettati dell’art 14 Capitolo VI: Disposizioni particolari concernenti la navigazione sottoposta ad autorizzazione ed il servizio di noleggio di banchina – della Convenzione Itali Svizzera sulla
Navigazione dei Leghi Ceresio e Verbano- per l’Italia. Legge n. 19 del 20 gennaio 1997. La presenza delle forze di polizia e della Autorità di Bacino ha fino a oggi permesso un regolare svolgimento delle rotte di linea e un corretto rispetto della Convezione Internazionale. Un auspicio di importanza strategica per l’intera Regione Insubrica sarebbe quello di inserire nella prevista Commissione Consultiva mista – art 18 – le l'Autorità di Bacino del Ceresio e del Verbano, Pubbliche Amministrazioni strutturate e conoscitrici delle realtà e criticità locali e soprattutto, per l’Autorità del Ceresio, quale Ente facilitatore dei rapporti italo svizzeri.