Britney Spears sarebbe stata aggredita da un membro della sicurezza di Victor Wembanyama mercoledì 5 luglio all'entrata dell'Aria Hotel Casinò di Las Vegas. A riportare per primo la notizia, sulla base di un rapporto della polizia, è stato il portale Tmz che parla di un "incidente" avvenuto verso le 20.30 con la Spears che, entrando nel ristorante con il marito Sam Asghari e altre due persone, ha visto il numero 1 del draft Nba 2023 cercando di avvicinarla per chiederle di scattare una foto assieme.
Sempre secondo Tmz, Spears ha toccato Wembanyama sulla sua spalla destra, scatenando la reazione degli uomini della sicurezza che l'avrebbero schiaffeggiata facendole cadere gli occhiali e facendole perdere l'equilibrio. Lo schiaffeggiatore avrebbe anche un nome: si tratterebbe di Damian Smith, direttore della sicurezza della squadra degli Spurs.
Secondo quanto riferito dal succitato portale la Spears, dopo essersi rialzata, "si è ricomposta e ha lasciato la scena" tornando al suo tavolo. Smith in seguito si è avvicinato a lei al suo tavolo per scusarsi, dicendo di essere stato sotto pressione a causa della folla di fan. La Spears ha accettato le sue scuse salvo poi presentare comunque una denuncia alla polizia.
Smith avrebbe colpito la Spears non avendola riconosciuta, ma le notizie uscite successivamente hanno fornito resoconti differenti. Sempre Tmz, citando una fonte delle forze dell'ordine, riferisce infatti che le riprese della telecamera mostrano Smith spingere via la mano della Spears, e che sarebbe stata la stessa mano della cantante, e non quella di Smith, a colpirla al volto.
In seguito Wembanyama, che è a Las Vegas per la Summer League, ha parlato dell'incidente durante un incontro con i giornalisti, il giorno successivo spiegando di non aver visto esattamente cosa è successo e di aver saputo che la persona che lo ha avvicinato era Spears solo alla fine dell'evento.
La Spears ha risposto al cestista con un tweet aggiungendo che è stata una storia "super imbarazzante da condividere", ma che voleva rendere le persone consapevoli di ciò che è successo, dicendosi speranzosa di "ricevere scuse pubbliche" in merito all'incidente.