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Licenziato in tronco dal Casinò Sanremo: 'Risarcire e reintegrare il croupier'

13 settembre 2023 - 11:47

Il tribunale del lavoro di Imperia dispone il risarcimento e il reintegro immediato di un croupier che era stato licenziato in tronco dal Casinò di Sanremo: le riprese delle telecamere non sono utilizzabili come prova.

Scritto da Amr
Foto di ShareGrid su Unsplash

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Il giudice del tribunale del lavoro di Imperia ha disposto il risercimento e reintegro immediato per un croupier del Casinò di Sanremo che nel 2019 era stato licenziato in tronco dopo essere stato accusato di furto aggravato in concorso con un cliente. Al croupier, difeso dall'avvocato Sonia Fallico, erano stati contestati 25 episodi in un singolo giorno, il 4 novembre del 2019. Questo dopo una "approfondita visione delle riprese effettuate dalla telecamere presenti sul tavolo di gioco" e che il croupier sosteneva "essere inutilizzabili".

Una tesi condivisa dal tribunale, che riprende in proposito le argomentazioni della Corte di cassazione e della Corte di appello di Genova e, scendendo nel caso specifico, sottolinea che "la lettura congiunta del contratto collettivo di lavoro e delle varie autorizzazioni in atti dell'Ispettorato del Lavoro esclude dall'alveo di applicabilità dei controlli a mezzo degli strumenti autorizzati i comportamenti illeciti dei dipendenti, ancorché questi possano pregiudicare il patrimonio aziendae, emergendo chiaramente come le riprese abbiano lo scopo di proteggere il patrimonio stesso da aggressioni di terzi e non già dei dipendenti, posto che dette registrazioni espressamento non possono essere utilizzate per elevare contestazioni ai lavoratori, ma esclusivamente per consentire loro di discolparsi, in caso di addebiti diversamente mossi".
A tale proposito, il giudice rileva che "gli stessi lavoratori sono soggetti a penetranti controlli de visu da parte dei diversi organi a ciò preposto all'interno dell'azienda", come il reparto dei controllori amministrativi, ma anche il corpo dei controllori comunali.

"Si evince, pertanto, un sistema di controlli organizzato che, se efficacemente attuato, dovrebbe porre rimedio a qualsivoglia errore o scorrettezza da parte del croupier".
Inoltre, applicando i principi sanciti dalla Corte europea dei diritti dell'uomo, "non può non rilevarsi come, a ben vedere, nel caso di specie tale forma di controllo non possa neppure ritenersi come effettuato ex post giacchè lo stesso ha avuto inizio ben prima, vale a dire nel momento in cui è avvenuta la raccolta delle informazioni, essendo l'attività svolta ex post solo quella visione ed analisi che non ha, a tal fine,una sua autonoma rilevanza".
Il giudice conclude dunque che "le riprese poste alla base del procedimento disciplinare esitato nel licenziamento risultano inutilizzabili, difettando quindi la prova delle condotte contestate".

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