Mol casinò, le strade obbligate e alternative alla pubblicità

Sperando di non essere noioso e neppure creduto come colui che vorrebbe invadere il terreno di altri perché non ne ho tutte le nozioni, mi sono imbarcato, scusate il termine marinaro ma sono diventato grande in una cittadina ligure. Oltre allo studio mi attraeva la pesca al bolentino e la barca a vela, ecco la motivazione che vi dovevo.

Migliorare il margine operativo lordo nella gestione di una casa da gioco non lascia molte alternative; eliminata la possibilità di ricorrere alla pubblicità, opportunamente considerata la specificità che non prevede l’acquisto di materie prime, non rimane altro che:
a) andare incontro alle aspettative dei clienti e crearne dei nuovi. In buona sostanza quello che troppo spesso forse ho indicato come adeguare l’offerta alla domanda;
b) diversificare l’offerta con prodotti nuovissimi e, possibilmente, in esclusiva;
c) agire sul miglioramento dei servizi nell’intento di ingenerare la fidelizzazione nella clientela vecchia e nuova;
d) predisporre il personale addetto alla produzione alla multifunzionalità senza dimenticare la rilevanza della professionalità;
e) monitorare costantemente il trend del mercato nazionale e la propria quota di mercato.

Quale può essere l’inizio di un simile lavoro che, senza alcun dubbio, comporta investimenti dei quali non può sottacersi il problema e la preoccupazione che ne derivano?
Nel conto per ricavare il Mol, nel caso di una azienda come quella in esame, tra i costi comprendiamo quelli relativi alla produzione, come è corretto fare, personale e servizi quelli rivolti alla clientela e, tra questi, l’ospitalità globalmente considerata.
A mio personale parere, in primis, non ci si può esimere da un esame completo dei ricavi degli ultimi anni senza rinunciare a valutare se esiste la possibilità di incrementarli qualitativamente e non solo quantitativamente.

Quindi gli elementi reperibili sono quelli del mercato nazionale e delle quote di mercato della casa da gioco esaminanda. Ci interessano i giochi da tavolo suddivisi tra nuovi e tradizionali, l’incidenza dei ricavi slot machine sul totale, le presenze e ogni altro dato che sia disponibile quale utile supporto e conforto alle risultanze ottenibili. Risultanze che, per quanto possibile complete e senza dubbio mancanti dei proventi aleatori della concorrenza.

Non dobbiamo dimenticare che la quantità dei proventi aleatori, specificatamente per la parte che il personale addetto al gioco cede alla gestione, concorre alla determinazione della tassa di concessione che il gestore versa al concedente.
Ecco che la qualità del gioco ritorna sulla scena in quanto è innegabile che la consistenza delle mance è più alta e probabile nei giochi tradizionali che, a loro volta, presentano dei costi più impegnativi. A detti esborsi, da considerarsi investimenti mirati, devono obbligatoriamente corrispondere benefici per l’azienda, per la clientela e per l’ente pubblico concedente; in altre parole il ritorno economico per gli aventi causa e si può ancora aggiungere la fidelizzazione del cliente.
L’azienda casa da gioco fornisce servizi e, per di più, non indispensabili; devono essere presentati nel miglior modo possibile come abbiamo potuto leggere precedentemente. A  questi si è costretti, dalla concorrenza dell’online, a proporre nell’offerta prodotti nuovi atti a creare quella attrattiva tale da contrastare chi per il gioco non prevede spostamenti di alcun genere.

La tabella precedente si riferisce ai totali dei ricavi, la seguente ai giochi da tavolo.

Questa, invece ai proventi slot machines.

È giunto il momento di affrontare l’argomento rendimento netto e con l’aggiunta delle mance, quello lordo. Si devono prendere in esame i costi relativi al personale, all'ospitalità intesa come precedentemente considerata per ogni gioco da tavolo.
Quando il rendimento totale sarà calcolato non sarebbe inopportuno considerare anche le perdite su crediti.
Allo scopo di disporre una prima parziale visione, in quanto mancano i proventi aleatori, dello sviluppo dei giochi da tavolo si evidenziano quelli a disposizione che, in un certo qual modo, iniziano a mettere in campo il ragionamento collegato e coniugabile con la qualità.
Trattasi, lo si ripete, di indicazioni parziali per procedere a passo sicuro verso la ricerca di eventuali sviluppi e/o incrementi di produzione o, ancora, di cambiamenti nelle modalità di svolgimento.

La politica produttiva non si può tenere distinta dalla produttività che, in primis, si può ottenere dalla multifunzionalità e dalle clausole contrattuali che la prevedano. Tra l’altro, la qualità appena espressa entra prepotentemente a far parte dei servizi offerti alla clientela che, dalla professionalità, traggono una delle più rilevanti motivazioni concludenti con l’insorgere della fidelizzazione.