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Novanta milioni di euro frodati al fisco e reinvestiti nei casinò: 4 in manette

27 marzo 2023 - 14:26

Un giudice tributario, un consulente fiscale e due imprenditori arrestati per corruzione in atti giudiziari ed evasione fiscale, i cui proventi poi venivano spesi in fiches nei casinò italiani.

Scritto da Daniele Duso
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Un giudice tributario, un consulente fiscale e due imprenditori, elencati così, come i protagonisti di una storiella da osteria, sono i presunti protagonisti di una truffa ai danni dello Stato che li portati a intascare, secondo la procura di Brescia, almeno 90 milioni di euro. Soldi che poi i quattro avrebbero reinvestito acquistando fiches nei casinò di Venezia, Sanremo, Campione d’Italia e Saint Vincent.

I quattro, finiti in manette per episodi di corruzione in atti giudiziari connessi ad un articolato sistema di evasione fiscale in un’operazione della Guardia di Finanza del 2021, dovranno ora rispondere alle accuse di corruzione, autoriciclaggio, dichiarazione fraudolenta, emissioni di fatture per operazioni inesistenti.

L’operazione, come scrive il quotidiano online QuiBrescia, è nata da un controllo fiscale sui conti di una ditta del bresciano, per la quale era stata riscontrata un'evasione totale per le annualità dal 2013 al 2019. La ditta risultava aver emesso false fatture per circa 12 milioni di euro. Ed è proprio seguendo i flussi finanziari sottostanti alla fitta rete di società coinvolte (90 in tutti le persone denunciate) che è emersa il sistema di frode che prevedeva il mascheramento della provenienza illecita degli introiti dell’evasione fiscale, appunto, anche attraverso i casinò italiani, con l’acquisto di oltre 17 milioni di euro in fiches.

Le quattro menti della truffa, il giudice, il consulente e i due imprenditori, sono stati rinviati a giudizio, il processo inizierà il prossimo 8 giugno.

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