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Processo su gestione Casinò e Comune Campione, udienza fissata per il 13 dicembre 2023

22 ottobre 2023 - 08:23

Il tribunale di Como fissa l'udienza per il processo sulla gestione di Comune e e Casinò Campione dal 2013 al 2018 per il 13 dicembre, allegando l'atto originario del 2020.

Scritto da Anna Maria Rengo
Foto di John-Mark Smith su pexels.com

Foto di John-Mark Smith su pexels.com

"Con decreto in data 20 ottobre 2023 il giudice per le indagini preliminari ha fissato l'udienza preliminare per il 13 dicembre 2023 alle ore 9,30 in Como, palazzo di Giustizia".

Questo l'avviso che è stato recapitato a "tutti" gli imputati nel processo sulla gestione del Comune e del Casinò di Campione d'Italia dal 2013 al 2018. Nella convocazione si allega infatti la richiesta di rinvio a giudizio datata 2020, elencando tutti i reati ascritti ai vari imputati, senza tenere conto, come probabilmente si farà nell'udienza del 13 dicembre prossimo, che nel frattempo sono intervenuti altri fatti. Su tutti, l'assoluzione definitiva e totale del commercialista Salvatore Palma, nuovamente convocato anche se per lui la vicenda è alle spalle, ma anche il non luogo a procedere "perché il fatto non sussiste", in due gradi di giudizio e senza che la Procura sia ricorsa in Cassazione, dell'ex capo della Polizia municipale Maurizio Tumbiolo e della funzionaria del Comune Emanuela Radice per i reati ascritti.

Da notare che tutte le persone coinvolte nel processo non lavorano più nè in Comune nè al Casinò, con l'unica eccezione della segretaria comunale Lucia Amato, per la quale rimane contestato  il reato di abuso d'ufficio ai danni del Comune  di Campione d’Italia per il quale, tra l'altro, il Comune stesso si è costituito parte civile e che è tuttora in forza e dipendente  presso l'enclave .

Resta da capire quali saranno gli sviluppi di un secondo filone di indagini (delle quali è stata notificata agli interessati la conclusione), sempre condotte dalla Procura di Como e che ha proceduto, in alcuni casi, a una diversa qualificazione dei reati dell'inchiesta originaria, essendo nel frattempo intervenuto il concordato preventivo che ha scongiurato il rischio fallimento, e ipotizzando dunque diverse tipologie di bancarotta. Lo scenario possibile è quello dell'unificazione dei due giudizi, ma se per le prime indagini è si potrebbe andare verso la prescizione, per le seconde c'è da immaginarsi che inizi il processo vero e proprio.

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