Pubblica, privata, mista: tre modelli di gestione da studiare con il supporto dei dati

È passato un bel po’ di tempo da quando ho scritto in merito ai risultati della casa da gioco di Saint Vincent, sino al 2022 anno di cui avevo i risultati suddivisi tra slot e giochi da tavolo e, per questi ultimi, quelli delle singole voci. Purtroppo, relativamente al 2023, ho soltanto i dati per totali.

Con quel poco cercherò di farmi comprendere perché dopo aver espresso le mie idee sul dopo periodo concordatario ho visto, un po’ di tempo fa, non ricordo se in una locandina della Stampa o sul quotidiano nella pagina della Valle, ma credo di più alla prima ipotesi, che la società incaricata ha indicato la preferenza per la gestione in concessione. Presto, spero, sarà oggetto di discussione in Consiglio regionale.
Chiaramente non è questo il motivo del mio presente articolo anche se non sarebbe la prima volta che evidenzio le tre tipologie di gestione: pubblica, privata e mista. In questo ultimo caso privilegio a maggioranza privata. Mi limito come sempre. 

Ecco che mi ero permesso, forse per aver trascorso quaranta anni da dipendente, dal 1959 al 2000, e meno da dirigente sindacale con l’incarico di monitorare il trend dell’azzardo autorizzato, la politica produttiva nelle case da gioco italiane e l’organizzazione del lavoro, di mettere nero su bianco alcune  personali idee a proposito delle tipologie di gestione in passato. Logicamente, anche se dalla documentazione avevo potuto  trarre delle conclusioni, continuo a tenerle per me.  

Il 2017 ed il 2019 sono di seguito ad evidenziare la chiusura di Campione nel 2018 (fine luglio) sino a fine gennaio 2022.
presenze.

Mi limito a quei giochi da tavolo che ho disponibili e che, per un certo verso, potrebbero aver influito sulle scelte di politica produttiva, in diversa misura ma in tutti i casinò del Paese; d’altra parte quanto esposto tende soltanto a fotografare una situazione venutasi a creare in funzione, credo, della politica produttiva adottata. Lo ripeto: non ho disponibili quelli del 2023.

La prossima tabella espone l’incidenza dei proventi slot machine sul totale:

Desidero far notare che, per Venezia, i proventi non sono suddivisi tra le due sedi Ca’ Vendramin e Ca’ Noghera. dei quali non ho purtroppo la disponibilità.
Riepilogo di seguito e per sommi capi, la situazione a tutto il 2023 con la quale spero di fornire la dose minima di informazione che dovrebbe interessare.

L’ultimo dato, a prescindere dal fatto che potrebbe essere considerato prettamente statistico, lo uso personalmente come ho sempre fatto quale indicatore, certamente non l’unico e più rilevante, della qualità del gioco.