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Qualità, quantità e servizi: il giusto mix per il rilancio dei casinò

04 ottobre 2022 - 16:19

Per rilanciare i casinò occorre un corretto mix di tre elementi: qualità, quantità e servizi.

Photo by Jan Antonin Kolar on Unsplash

Il rilancio dovrebbe consistere nel programmare iniziative atte a migliorare la posizione nel mercato nazionale e, prima di tutto, per rendere possibile lo scopo per il quale la casa da gioco, nel lontano 1946, è stata istituita.
Mi scuso se intervengo in un argomento, l’interrogazione in ambito consiglio regionale della Valle d'Aosta, ma sia certo lungi da me ogni riferimento alla politica. Tengo a precisare che è il solo interesse da ex dipendente e da ex dirigente sindacale per lungo tempo impegnato in tema di produzione, mercato e quant’altro di rilievo per la categoria dei tecnici e non solo.
Per quaranta anni ho lavorato al casinò di Saint Vincent e, con un passato da amministrativo e da tecnico, utilizzo una parte della documentazione ancora in mio possesso per ricavarne alcuni dati, penso poco noti a molti lettori. Come si diceva una volta, sono pensionato da fine 2000, anch’io dico la mia senza nessuna pretesa; credo che possa essere ben compreso.

Rimanendo al settore giochi e relativi introiti netti, pur a conoscenza che il rilancio comprende l’attivazione del comparto turistico, si presenta, bene inteso a mio avviso, la necessità di effettuare due scelte: una, qualità o quantità, l’altra, la diversificazione dell’offerta. Quest’ultima non solo in termini di prodotti (giochi) ma in manifestazioni, spettacoli ed altri eventi capaci di attrarre giocatori e non.
Un tempo si organizzavano serate di gala nei fine settimana con gare di chemin de fer e il gioco per due giorni, venerdì e sabato, durava sino al mattino inoltrato, al tavolo grande. Certamente erano tempi differenti, la clientela era diversa e numerosa e le disponibilità economiche recavano lo stesso segno. Ora, come si diceva, la situazione è cambiata ma, per quanto mi risulta e anticipo che gradirei fosse verificato, una certa tipologia di giocatori esiste e i risultato nello chemin della concorrenza lo dimostra.
Una certezza, per mio conto, è la posizione geografica con la carenza di spostamenti rapidi che potrebbe rappresentare un ostacolo superabile con la qualità del servizio globalmente considerato. Una dote questa che in tempi di assoluto divieto di pubblicità diventa o può diventare, tramite il porta a porta, un mezzo non solo sostitutivo ma foriero di futura fidelizzazione. 

Saint Vincent (1 - 5)

2022

2019

differenza

Giochi da tavolo

10.933.424

10.391.598

627.846

Slot machine

13.592.674

14.630.028

-1.127.374

Totale

24.526.092

25.022.626

- 506.534

% Slot su totale

55,42%

58,47%

 

I dati che precedono sono gli unici precisi a mia disposizione (da gennaio a maggio) e provo ad integrarli con quelli relativi agli ultimi esercizi nei quali l’attività si è svolta per tutto l’anno.
Logicamente, poiché dal 2018, mi pare il 27 luglio, il casinò di Campione d’Italia è rimasto chiuso sino al gennaio del 2022. i dati che seguono riguardano esclusivamente le altre tre case da gioco. È mia intenzione, col la loro suddivisione, mettere in evidenza la qualità per mezzo della incidenza dei proventi derivanti dalle slot sul totale dei ricavi netti.

Totale ricavi

2017

2019

differenza

Differenza %

Saint Vincent

57.343.802

60.630.886

3.017.084

5,26%

Venezia

90.594.191

92.800.744

2.206.553

2,41%

Sanremo

44.790.434

44.431.593

-358.841

0,80%

 

Slot machine

2017

2019

differenza

Differenza %

Saint Vincent

32.323.689

36.899.689

4.576.000

14,16%

Venezia

51.351.768

52.446.511

1.084.743

2,11%

Sanremo

34.515.991

35.537.170

1.021.179

2.96%

 

Giochi da tavolo

2017

2019

differenza

Differenza %

Saint Vincent

25.019.113

23.731.197

-1.287.916

-5.15%

Venezia

39.242.423

40.354.233

1.091.810

2,78%

Sanremo

10.274.443

8.893.923

-1.320.520

-12,85%

Nel caso in questione, considerando l’utilizzo possibile della sala che al momento è inutilizzata, si tratta di come impiegarla nella produzione.
Subentra, forse, la ricerca di nuovi giochi da tavolo da poter arricchire, magari in modo esclusivo, l’offerta.
Ecco riemergere la domanda: quantità o qualità o tutte e due? Non pensate che sia il mio chiodo fisso ma ho sempre pensato, quando lavoravo, ad una soluzione. Ora mi ritrovo, dopo tanto tempo, a farlo di nuovo.
La scelta, nel caso in discorso, non spetta sicuramente a chi scrive così come la ricerca o il recupero della clientela che potrebbe soddisfare  e esigenze di quanto collegabile e collegato alle operazioni e alla strategia del rilancio. Come un tempo il problema, per me, è ipotesi e fantasia.

Mi avventuro nel prevedere alcune possibilità. Eliminare qualche tavolo stimato in eccedenza, utilizzare la sala oggi vuota per qualche torneo di poker o similari, in ultimo introdurre nella produzione novità come già accennato e sviluppare l’online. 
Sicuramente non è che con questa ultima segnalazione si possa parlare di qualità ma, indubbiamente, i giochi da casinò gestiti online hanno, come le cronache ci informano, un impatto notevole in termini di introito. Non va sottaciuto che l’online può considerarsi un tramite per la frequentazione in loco, forse sporadica ma indubbiamente di rilievo.
Nella scelta tra qualità e quantità mi permetto di rammentare la rilevanza dei cosiddetti proventi accessori. Precedentemente ho scritto di ricavi netti che diventano lordi sommando la parte delle mance di competenza della gestione. È noto che detti proventi si accompagnano spesso ai giochi tradizionali che appaiono abbandonati forse per il costo del personale o qualche altra motivazione collegata e/o collegabile alla prima.
L’unica certezza che mi sento di esprimere è che i proventi accessori sono stati, in passato ma non sono al corrente del presente, un ristoro spesso considerevole del costo del personale.
Desidero, in conclusione, non demonizzare la fair roulette a favore di quella tradizionale e neppure il punto banco da non privilegiare sullo chemin de fer; possono, molto probabilmente devono, convivere per avere il giusto riscontro in quanto la migliore scelta, a mio avviso e curando sempre che l’offerta sia adeguata alla domanda, è quella appena narrata che ben si attaglia alla ricerca di qualità e quantità.

2017

Campione

Sanremo

Saint Vincent

Venezia

Roulette francese

6.186.329

4.549.921

2.929.895

4.498.705

Fair roulette

3.171.452

1386.105

5.548.815

14.084.016

Trente et qu.

1.241.783

 

6.487.847

 

Chemin de fer

1.095.190

 

2.208.145

4.595.769

poker

3.850.923

1.121.687

1.898.457

1.435.318

Tornei poker

2.236.567

239.621

56.405

82.743

Roul. americana

 

 

2.309..739

 

Black jack

3.753.767

1.307.377

3.483.265

6.793.818

craps

483.516

 

686.856

 

Punto banco

4.985.613

1.649.431

5.249.799

7.751.365

Slot machine

64.146.136

34.515.l991

32.323.689

51.361.768

Totale ricavi

91.150.277

44.790.434

57.343.802

90.594.191

I dati della tabella esposta ritengo possano convenientemente far valutare il pensiero che mi sono permesso di esprimere, non avevo a disposizione altri risultati completi dei quattro casinò; non sono vecchissimi, solo di cinque anni or sono. 
Introiti del mese di settembre: Sain Vincent + 11,85 sul 2021, Sanremo + 38,06 sul 2021 e San Marino + 54,07 percento sul 2019. Ci sarebbe da meditare! 
Quantità, qualità o servizi? Oppure un mix di tutto. 
 

 

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