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Quantum dei casinò alle proprietà, la gestione variabile fondamentale

11 gennaio 2025 - 09:07

L'analista di gaming Mauro Natta esamina il tema della variazione del quantum che i casinò corrispondono alle proprietà sulla base anche delle modifiche alle forme di gestione.

Foto di Jan Antonin Kolar (Unsplash)

Foto di Jan Antonin Kolar (Unsplash)

Nel recentissimo passato si è parlato di una netta accelerazione del processo che avrebbe portato alla gara per l'affidamento a un terzo per la gestione del casinò di Saint Vincent prevista nel Documento di economia e finanza regionale “solo” nel 2026.  A oggi, però, non c’è chiarezza o certezza sui tempi previsti o prevedibili.

O almeno questo ho letto proprio qui, su Gioconews, il giorno 8 gennaio 2025.

Da parte  mia, e per quel poco che posso ancora comprendere, mi sento in grado di commentare una parte del disciplinare, bene inteso la parte non politica ma, in particolar modo, il controllo sulla regolarità del gioco e degli incassi e in parte vi ho provveduto già.

Introiti

2007

2012

2017

2022

Roulette francese

15.540.097

7.027.262

2.92.895

 

Fair roulette

7.815.341

6.627.785

5.54.8815

8.817.310

30/40

3.382.019

1.197.445

648.742

 

Chemin de fer

3.829.880

2.558.395

2.208.145

3.109.605

Punto banco

8.305.874

7.649.221

5.249.799

7.742.729

Black jack

5.232.952

3.976.128

3.483.265

3.662.913

Roulette americ.

14.940.420

6.627.785

2.309.739

1.532.750

Poker

1.418.602

 

1.898.457

 

Tornei poker

 

937.041

564.065

 

craps

2.178.634

1.647.516

646.856

1.132.995

Slot machine

54.745.155

38.388.744

32.323.589

32.428.110

Totale introiti

117.403.373

76.680.928

57.343.812

62.400.054

Quota mercato

22,60%

23,08%

20,20%

24,87%

Presenze

615.093

567.196

362.967

295.599

Nell’attesa, e non mi fa difetto la pazienza, di conoscere altro di interessante per chi ha frequentato per tanti anni il mondo del gioco d’azzardo autorizzato e lo frequenta ancora scrivendo per quello che sono capace e conosco bene, lascio da interpretare quanto precede integrandolo, se del caso.

Desidero notare che nel 2022 il casinò di Campione d’Italia aveva una quota di mercato di 16,15 percento e in quell’anno ha riaperto a fine gennaio dopo essere stato chiuso dal 22 luglio 2018, mi pare col 18,65 percento.

Saint Vincent

Totale introiti

Introiti slot

presenze

Tot.intr./pres.

Intr.slot/pres.

2003

138.130.355

61.864.533

709.544

194,67

87,19

2008

102.257.479

46.486.428

561.854

182,00

82,74

2017

67.343.812

32.323.689

362.967

185,54

89,05

2022

62.400.054

33.428.110

295.599

211,10

113,09

Potrebbe, forse, mancare la volontà di assumere il rischio di una scelta per il futuro oppure ed è quasi certo a mio avviso e dopo tutto, opportunamente considerato che non si tratta di una impresa di poco momento, e necessita di attente e responsabili valutazioni. Certamente il periodo non è dei migliori e, se il trend del 2023 e 2024 evidenzia effettivi miglioramenti opportunamente verificati, il momento storico indicherebbe la necessità di trovare, in quanto possibile data l'attuale situazione del comparto in discorso, un indirizzo di politica produttiva a seguito di una attenta valutazione del mercato, conto tenuto dei punti di forza e di debolezza posti in luce dagli studi specifici condotti in merito al futuro gestionale della casa da gioco.

In buona sostanza la scelta si presenta triplice ma, in definitiva, mi pare una sola.

Eliminiamo il fatto di rivolgersi alla quantità e l’incidenza dei proventi slot sul totale con un occhio alla concorrenza non mi pare la più adatta, eliminiamo il perfetto contrario in quanto al momento non pare facilmente percorribile visti i risultati esposti e che sono i soli a mia disposizione divisi per tipologia di gioco.

Rimane la reale possibilità stante il punto di forza caratterizzato dal complesso alberghiero di rivolgersi alla qualità e, insieme, alla quantità per quanto possibile con investimenti mirati, una buona diversificazione dell’offerta ed un continuo occhio di riguardo alla professionalità di tutto il personale. In un caso e nell’altro quella indicata dovrebbe rappresentare un valido punto di forza in aggiunta a quelli indicati negli studi commissionati.

Riprendo l’argomento qualità, notando come lo chemin de fer e il punto banco sicuramente con diverse frequentazioni e difficoltà nel creare tavoli omogenei, sembrano dar segni di ripresa che non posso verificare nei recenti risultati. Da notare che alcuni giochi si mostrano, bene inteso nella presente esposizione poco attrattivi e che potrebbero essere rimpiazzati con qualche gioco veramente  nuovo tanto da costituire un motivo di interesse per la curiosità del giocatore. In ultimo vedrei bene, con due tavoli in un privè, la roulette francese tradizionale e, a questo proposito, mi permetto di consigliare un raffronto tra la resa totale e le ore di lavoro ed il relativo costo.

Dopo aver letto l’articolo citato all'inizio trovo conferma a quanto avevo pensato in argomento e cioè che certe decisioni non possono risultare se non da una quantità di elementi da studiare e meditare nell’ottica di una impresa che fornisce servizi ma con una particolarità: non sono indispensabili anche se la concorrenza, in specie l’online, potrebbe renderci sicuri dell’interpretazione al cento percento.

Penso che sia il momento di iniziare una riflessione sulla quota dei proventi spettanti a Regione che attualmente è del 10 percento. L’utile di gestione ora rimane all’azionista Regione ma con l’affidamento al privato cambia. Il buon andamento della casa da gioco dovrebbe impegnare la politica sulla problematica in discorso prima che, come previsto, di possa ragionevolmente effettuare la scelta sul futuro gestionale del casinò di Saint Vincent.

Mi pare credibile, tra l’altro, che una revisione del quantum in parola possa avvenire proprio in previsione della eventualità del cambio di gestione. D’altra parte, terminato il periodo concordatario, alla luce del migliorato trend e di quanto avviene nella concorrenza a esclusione di Campione, non la ritengo impraticabile.

Anche nel caso di continuità gestionale non sarebbe assurdo modificare la percentuale relativa alla quota sui proventi di spettanza regionale in considerazione dell’imposta sugli intrattenimenti (Isi).

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