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Rapporti proprietà-società casinò, i cardini dei capitolati

01 ottobre 2022 - 09:17

Ecco i punti principali dei rapporti tra ente concedente e gestore casinò, nei capitolati che li regolano.

Photo by Free Walking Tour Salzburg on Unsplash

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Nei capitolati che regolano i rapporti tra ente concedente e concessionario di un casinò sono stato sempre attratto dalle clausole che maggiormente si adattavano alla mia attività lavorativa; tengo a precisare che non li ho letti tutti.
Quando leggevo e leggo “Modalità di esercizio della casa da gioco” il richiamo allo sviluppo delle risorse umane e professionali vedo, almeno sulla carta, l’ interesse e l’utilità che i contraenti condividono, ognuno per la propria parte.
Infatti alla professionalità dei dipendenti corrisponde, e non può che essere così, la frequentazione del casinò, la sopravvivenza di alcuni giochi che non sono semplici e che richiedono particolari qualità esecutive e un sicuro tramite per avviare la fidelizzazione del cliente. Non va sottaciuta, in un momento come l’attuale dove vige il divieto di pubblicità, la rilevanza di quest’ultima considerazione.

Esaminando la norma su “Affidamento di attività a terzi” è più che normale che sia regolamentato che solo le attività accessorie ad esempio il guardaroba, lo possono essere ma sempre con il placet del concedente.
Anche questa clausola si ricollega a quanto appena accennato, in ultima analisi, sulla qualità dei servizi.
Esiste una attività strettamente collegata al gioco, il cambio assegni per usare una terminologia nota a tutti gli addetti ai lavori, che non può essere gestita se non dal concessionario.
Mi permetto una precisazione: il cambio assegni presenta un rischio di impresa unitamente alla possibile perdita del banco; le responsabilità e le relative conseguenze non possono essere che del gestore. Ma osservo che, nel caso di gestione affidata al capitale privato, il rischio corrisponde ad un maggiore ricavo per l’ente concedente. Ebbene, detto rischio potrebbe trovare una sorta di compensazione in un contributo ad hoc annuale. 

Passando a “promozione e manifestazioni”, il che rientra nel diversificare l’offerta e non solo di gioco, non si potrebbe dimenticare, sempre nel caso di gestione affidata ad una società a capitale privato, il consenso dell’ente concedente e di un possibile contributo alle spese di organizzazione di eventi, si intende con il dovuto preventivo assenso del proprietario della casa da gioco. 

In ultimo, non certamente per importanza e rilevo in una attività che riguarda entrate tributarie a beneficio dell’ente pubblico concedente, il “controllo” è quello che mi ha visto maggiormente impegnato.
In questo momento intendo dedicarmi a quanto in un altro articolo ho denominato effetti collaterali ad uso e consumo del gestore.
In un programma apposito e computerizzato sono raccolti tutti i dati già accennati e anche le presenze giornaliere e il tipo di giornata se festiva, prefestiva o in concomitanza a manifestazioni atte ad incrementare la presenza di giocatori. 

Il rapporto teorico, ma abbastanza pratico per quanto inerisce alla politica produttiva, tra il ricavo netto di un singolo gioco e le presenze è utile e, certamente, non può essere predisposto per brevi periodi ma sicuramente ogni mese.
Un altro rapporto, a mio avviso di indiscutibile e duplice impiego, è il risultato dell’incidenza di ogni singolo gioco da tavolo sul totale di questi.
Non va dimenticata sicuramente la incidenza degli introiti slot sul totale; è uno delle segnalazioni evidenti sulla qualità del gioco.
Ma c’è di più e aggiungo che questo ultimo dato messo a confronto con il rapporto tra mance ed introiti dei giochi fornisce ulteriori ed utilissime indicazioni che, in questa sede, non desidero indicare.

In definitiva mi permetto di segnalare che una tenuta diligente di un sistema informatico come quello indicato, regolarmente aggiornato sulla scorta delle esigenze, può effettivamente segnalare la situazione relativa alla produzione tanto da cercar di intervenire allo scopo di prolungare i periodi di tendenza positiva e accorciare quelli di segno contrario.

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