Recupero del Porto Vecchio a Trieste: si pensa anche a un casinò
Si pensa anche ad un casinò per il recupero del Porto Vecchio di Trieste. “Personalmente – afferma Claudio De Eccher, concessionario con Maltauro dell’antico scalo – penso anche a un casinò. Trieste, nel raggio di 50 chilometri ha 12 casinò (sale da gioco, ndr): perchè non trattare con il governo? Sarebbe la ciliegina per il rilancio della città”. Il recupero di Porto Vecchio a Trieste. Un investimento da oltre un miliardo.
Scritto da Mc
Un’opera che può cambiare il volto al capoluogo regionale e del Friuli Venezia Giulia tutto: su 44 ettari, 86 mila metri quadrati di specchi d’acqua, 35mila metri quadrati di verde, 30 mila persone al giorno, 158 mila metri quadri di fabbricati monumentali da recuperare e altri 48 mila metri quadri di nuovi edifici che comprendono un’area diportistica, una ricettiva, quella di formazione e ricerca, portuale-commerciale e il terminal traghetti.
L’assessore allo Sviluppo del comune, Fabio Omero sottolinea: “Una remora ce l’ho, perché i casinò portano un indotto di malavita non indifferente, tra riciclaggio e prestiti a usura, dunque non sposo appieno questa proposta”.
Dello stesso avviso, Sergio Lupieri, consigliere regionale Pd che afferma: “Il casinò evoca criminalità e malavita, ma averne uno a pochi chilometri penalizza Trieste. Prima di tutto è importante che i lavori di Porto vecchio partano presto, poi forse è un’idea, ma da ponderare molto bene”.