Sentenza CdC su Casinò, Regione avvia azioni esecutive

 

In attesa di conoscere l'esito del ricorso in Corte costituzionale, nel quale si chiede anche la sospensione dell'esecutività della sentenza, la Regione Valle d'Aosta ha avviato le azioni esecutive nei confronti dei condannati dalla Corte dei conti per i finanziamenti pubblici al Casinò di Saint Vincent che non hanno ancora saldato il risarcimento richiesto dalla magistratura contabile.

Lo annuncia l'Ansa regionale, che ricorda come un primo step risale allo scorso 16 settembre, quando l'amministrazione ha inviato ai 16 condannati l'intimazione di pagamento che ha fissato in 30 giorni dal ricevimento dell'atto il termine per il saldo.

A quella scadenza risultavano 11 le persone che avevano proceduto, in quasi tutti i casi con l'ausilio di un'assicurazione che ha coperto il 90 percento della cifra richiesta, a pagare il risarcimento dovuto. La scorsa settimana la Regione ha proceduto a depositare alla cancelleria del tribunale la cosiddetta istanza di assegnazione, l'atto con cui il creditore chiede che i beni sequestrati (conti correnti o immobili) vengano gli vengano 'assegnati' a garanzia del proprio credito. Lunedì l'ultimo atto, con una comunicazione da parte dell'avvocato torinese Luca Angeleri, incaricato dalla Regione con apposita delibera, di richiedere il pagamento degli interessi e delle spese legali. Delle 11 persone che hanno pagato il risarcimento, circa la metà deve ancora cifre legate queste ultime voci, con interessi che nel frattempo hanno maturato somme pari a circa il 10 percento del dovuto. Restano 5 persone che al momento non hanno saldato il risarcimento richiesto.

Ma non sono mancate le brutte sorprese per chi ha già pagato: come si legge su La Stampa, in un articolo a firma di Enrico Martinet, a essi è arrivata una richiesta ulteriore pari al doppio dell'importo originario, in quanto vengono chieste loro anche le spese legali.