Casinò games, 2023 verso nuovi record: spesa su siti legali in crescita del 20 percento
I casino games si apprestano a chiudere il 2023 con risultati fortemente positivi rispetto al 2022.
Scritto da Amr
Foto di Naser Tamimi su Unsplash
Costante rinnovamento dell'offerta, translazione di titoli già amati nel terrestre, lotta all'illegalità. Sono le tre componenti del successo dei casinò games "dot it" in Italia, che si apprestano a chiudere il 2023 in forte crescita, secondo le elaborazioni di Gioconews.it su dati dagli operatori. Se proseguirà il trend dei primi dieci mesi dell'anno, infatti, la spesa, data dalla differenza tra il momento netto e quanto restituito ai giocatori sotto forma di vincite, potrebbe infatti crescere del 20 percento. Questo è, almeno, il dato compessivo che si registra nei primi dieci mesi del 2023 rispetto all'analogo periodo del 2022.
In termini assoluti, nei primi dieci mesi dell'anno in corso la spesa è stata di 1.780.164.037 euro. Ovviamente, visto l'alto payout, è una "piccola" cifra rispetto ai 43.098.789.474 euro del movimento netto, cui vanno appunto sottratte le vincite: 41.318.625.434 euro.
Dall'analisi dei dati emerge inoltre come l'andamento positivo sia spalmato su tutti i mesi dell'anno. Sempre prendendo come parametro di riferimento la spesa, essa è cresciuta del 22 percento a gennaio (188.323.987 euro), del 23 percento a febbraio (163.976.020 euro), del 24 percento a marzo (181.836.578 euro), del 23 percento ad aprile (177.386.249 euro), del 19 percento a maggio (177.238.937 euro), del 17 percento a giugno (163.208.566 euro), sempre del 17 percento a luglio (171.284.194 euro), del 15 percento ad agosto (179.470.321 euro), del 21 percento a setembre (182.298.986 euro) e del 19 npercento aq ottobre (195.139.195 euro).
Un dato cuioso e controintuitivo, è quello legato alla stagionalità del gioco. Chi pensa infatti che il gioco online sia più praticato nelle fredde giornate invernali, e che registri un picco negativo nei mesi più caldi dell'anno, è infatti parzialmente smentito. Il mese con la spesa minore è infatti giugno, seguito dal corto febbraio, mentre agosto è in linea con la media. Certamente però spicca il dato di ottobre, il più alto in assoluto, seguito da gennaio. E altrettanto certamente, emerge l'ottimo stato di salute complessivo del settore.