Calvi: 'Casinò Sanremo sotto stretta osservazione da parte del nuovo Cda'
Il nuovo presidente del Casinò di Sanremo, Massimo Calvi, illustra le priorità e gli obiettivi del nuovo consiglio di amministrazione.
Il Casinò di Sanremo volta pagina nel segno della continuità (come suggeriscono il bilancio 2015 in forte utile e l'andamento in crescita degli incassi 2016) e con un parziale ritorno al passato. Nuovo presidente del consiglio di amministrazione è infatti Massimo Calvi (già membro del Cda nel 2005 e successivamente componente del collegio dei revisori dei conti), nominato dal sindaco matuziano assieme con gli altri due compotenti: Olmo Romeo ed Elvira Lombardi. E proprio da questa 'base' di risultati Calvi parte nel delineare a Gioco News le priorità che il nuovo Cda si prefigge e i giochi su cui lavorerà maggiormente nei prossimi mesi.
“Assumendo l’importante incarico di presidente di Casinò Spa, incarico di cui ringrazio il sindaco Alberto Biancheri e la sua compagine di governo, oltre alla soddisfazione di potermi impegnare nell’Azienda turistica più rappresentativa del nostro comprensorio, avevo anche ben presente la responsabilità corrispondente. Il Casinò di Sanremo è una realtà consolidata, che ha chiuso in attivo gli ultimi esercizi, nonostante le persistenti difficoltà economiche generali, ma che ha necessità di essere continuamente monitorata sia dal punto di vista degli equilibri di bilancio, quindi dei costi e ricavi, sia, più in generale, nelle sue potenzialità rapportate al mercato del gaming, ove la concorrenza è ramificata sul territorio nazionale e il rete. È un’azienda in equilibrio, che ha introitato in quattro mesi 15 milioni di euro con un più 4 percento rispetto allo stesso periodo del 2015, un risultato il cui merito va al precedente Cda e al direttore generale, Giancarlo Prestinoni.
Come lei ha ricordato, il Casinò di Sanremo si è da sempre contraddistinto per una grande attenzione nei confronti della cultura. Per quale motivo, da sempre e a dispetto della crisi, avete scelto questa strada? Con quali ritorni e con quali progetti futuri?
“Per il nostro Casinò l’aspetto culturale è connaturale alla nostra storia e alla nostra tradizione, una componente che si esplica nel continuo rapporto con la città e con il comprensorio. Cultura è per noi immagine e sostanza, sono i Martedì Letterari, gli incontri dove arte e letteratura si fondono, offrendo ai sanremesi e ai turisti momenti di svago e di crescita intellettuale, che ben si coniugano con la nostra offerta ludica. Per noi la cultura del gioco è 'otium': divertimento e crescita della persona, che può scegliere il ludus fine a se stesso o un momento più maggior impegno come l’ascolto di uno dei grandi autori contemporanei che presenta nel nostro teatro il suo ultimo libro. È una tradizione nata negli anni Trenta e portata avanti nei decenni, ben onorata nel nostro presente – nel 2016 abbiamo avuto eventi che hanno registrato la presenza di 2.000 spettatori come il Festival della Legalità e delle Idee - una tradizione che continuiamo a sostenere, parte integrante della magia e dell’esclusività che trasmette il Casinò di Sanremo”.
Quale apporto dà il Casinò allo sviluppo turistico di Sanremo? Quanto se ne giova?
“L’osmosi tra il settore turistico sanremese e il suo Casinò continua dal 1905. I grandi eventi organizzati dall’amministrazione comunale, spalmati nell’arco dell’anno, si uniscono agli spettacoli, ai tornei di poker, agli incontri culturali della casa da gioco formando una rete che attrae da sempre e che continua costantemente a promuovere il territorio. Il brand Sanremo e Casinò di Sanremo rappresentano una ricchezza che il territorio alimenta, una collaborazione fortemente positiva che vogliamo potenziare. Ritengo che Comune, Casinò e operatori turistici del comprensorio costituiscano una grande squadra per sostenere il comparto e tornare a quella internazionalizzazione del nostro territorio che la città e il comprensorio meritano”.