Casinò Venezia: Ooss, se ci siete battete un colpo
Trattativa sindacale in stallo, al Casinò di Venezia: azienda e proprietà attendono proposte scritte sul contratto collettivo di lavoro.
Nell'immaginario collettivo, a torto o ragione che sia, nelle trattative sui contratti di lavoro c'è la proprietà brutta e cattiva e i sindacati aspiranti martiri pur di difendere i diritti dei loro rappresentati.
Un cliché che mal di adatta alla dura vertenza sindacale in atto al Casinò di Venezia, dove le posizioni sono in stallo e non è dato al momento capire quali saranno le mosse che le sigle che contano il maggior numero di iscritti vorranno compiere.
Dopo il fallimento della "vecchia" trattativa e l'entrata in vigore di un contestato regolamento del rapporto di lavoro, azienda e proprietà hanno infatti avviato un nuovo tavolo, convocando le sigle per lo scorso 6 settembre e avendo come primo effetto l'anticipo delle iniziative di sciopero già annunciate, visto che la data era considerata troppo tardiva. Eppure, è passato oltre un mese da allora ma, nonostante le ripetute richieste della parte datoriale, di avere possibilmente uno o almeno più documenti scritti su cui ragionare, solo tre sigle hanno presentato qualcosa: Uilcom Uil, Siam e Sgb.
Dagli altri, in questi primi giorni di ottobre, solo la comunicazione che anche per questo mese i dipendenti si asterranno dalle prestazioni straordinarie e aggiuntive di lavoro. Tra i motivi della protesta, il contratto collettivo aziendale di lavoro.