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Casinò, negli Usa si riapre

16 gennaio 2021 - 09:20

La maggior parte dei casinò americani sono tornati in funzione anche se i ricavi sono in calo.

Scritto da Anna Maria Rengo

In Europa è crisi profondissima, e chiusura pressochè totale, ma nelle capitali mondiali del gioco d'azzardo i casinò i casinò sono aperti. Per quanto soggetti a restrizioni sia nell'offerta di gioco e di servizi accessori, e ovviamente limitati dai paletti posti agli spostamenti delle persone.
Se a Macao i casinò sono stati chiusi solo un paio di settimane nel febbraio nell'anno scorso, quelli statunitensi hanno subito diversi lockdown. Tuttavia, al momento attuale, l'aggiornamento è del 15 gennaio, la situazione, almeno da punto di vista numerico, è quasi tornata alla normalità.

A rendere noto l'ultimo aggiornamento sulla loro operatività è l'American Gaming Association, che da mesi gestisce una mappa delle loro aperture e chiusure, includendo sia i casinò commerciali che quelli tribali. E, come detto, al 15 gennaio ci sono, negli Stati Usa dove il gioco d'azzardo è legale, 94 casinò chiusi e 902 aperti.

Da segnalare, inoltre, che i fatti più recenti e che hanno portato all'aggiornamento della mappa, sono riaperture: l'8 gennaio è tornato in funzione il Lady Luck Nemacolin Casino, in Pennsylvania, mentre il 15 ha riaperto il Chinook Winds Casino Resort, nell'Oregon.
Naturalmente, ci sono stati che puntano di più di altri sui casinò. Su tutti, come ampiamente noto, il Nevada, tant'è che nel programma di vaccinazione ormai avviato su cala mondiale, i dipendenti delle case da gioco dello Stato sono stati inseriti dal governatore democratico Steve Sisolak nella prima fascia. La speranza è la massiccia campagna di vaccinazione dei dipendenti dei casinò possa favorire il business, in uno Stato che si basa fortemente sul gioco d'azzardo e dove la pandemia ha portato a uno tra i più elevati tassi di disoccupazione degli States.

GLI INCASSI – Se stare chiusi, infatti, porta a un crollo vertiginoso degli incassi del gioco terrestre, anche chi ha riaperto, la maggior parte dunque negli Stati Uniti, deve fare i conti con la forte contrazione del business.
A novembre 2020, informa sempre l'Aga, gli incassi di gioco de casinò commerciali (esclusi dunque quelli tribali) sono stati pari a 2,92 miliardi di dollari, il 14,8 percento in meno rispetto a ottobre 2020 ma soprattutto l'84,1 percento in meno rispetto allo stesso mese del 2019, dunque nella felice era pre Covid-19. Il risultato di novembre è il primo in flessione (rispetto al mese precedente, e non su base annua) dopo sei mesi di ripresa dell'industria dei casinò commerciali.

In dettaglio, il Ggr delle slot è stato di 1,83 miliardi di dollari (meno 19,8 percento rispetto a ottobre 2020), quello dei tavoli di 470,7 milioni (meno 30,8 percento), quello delle scommesse sportive di 266,3 milioni (più 144,7 percento) e il gioco onoine ha incassato 154,2 milioni, il 160,7 percento in più.

I DATI ANNUALI - Nei primi undici mesi del 2020 il Ggr totale è stato di 27,07 miliardi di dollari, il 31,9 percento in meno rispetto all'analogo periodo del 2019. Le slot hanno incassato 17,188 miliardi di dollari (meno 34,2 percento), i tavoli 4,64 miliardi (meno 39,4 percento) le scommesse sportive 1,21 miliardi (più 51,8 percento) e il gioco online addirittura 1,38 miliardi di dollari, quindi il 200,3 percento in più.

L'andamento negativo di novembre è spiegato dall'Aga con diversi fattori: sicuramente le nuove restrizioni e chiusure disposte a fronte dell'aumento dei casi di contagio, ma anche il calendario sfavorevole e la riduzione della spesa discrezionale delle persone.
In alcune giurisdizioni di giochi commerciali, l'inizio della seconda ondata di Covid-19 ha innescato un nuovo ciclo di chiusure di casinò su mandato statale, provocando forti cali delle entrate. A Detroit, nel Michigan, le entrate dei giochi sono diminuite del 50,3 percento da ottobre dopo che i tre casinò della città hanno chiuso i battenti il ​​18 novembre. In Pennsylvania, l'inaugurazione di Live!, il casinò di Pittsburgh il 24 novembre e la continua forte crescita delle scommesse sportive e del gioco online non sono stati sufficienti a compensare l'impatto della chiusura del Rivers Casino Philadelphia il 20 novembre, causando un calo del mercato del 10,9 percento rispetto a ottobre.
Le due proprietà del Rhode Island hanno chiuso il 29 novembre, mentre l'effetto della chiusura obbligatoria dei casinò dell'Illinois il 20 novembre non è ancora stato comunicato. Il calo delle entrate da gioco a novembre è stato anche determinato da un calendario sfavorevole con meno fine settimana rispetto al mese e all'anno precedenti.

Inoltre, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono diminuite dell'1,1 percento rispetto al mese precedente, il primo calo di questo tipo in sette mesi, un'ulteriore prova che molti consumatori hanno scelto di limitare le spese non essenziali a novembre. Quasi tutti gli stati dove esiste il gioco commerciale hanno registrato un calo delle entrate rispetto al mese precedente, con l'eccezione del Delaware e dei nuovi mercati.

Tuttavia, ci sono stati anche diversi stati che hanno sovraperformato lo scorso novembre. Mentre i 18,4 milioni di dollari di entrate derivanti dalle scommesse sportive hanno alimentato la crescita dei ricavi complessivi in ​​Colorado, gli aumenti anno su anno in altri stati derivavano principalmente dalla crescita dei ricavi delle slot, tra cui Delaware (più 10,4 percento), Mississippi (più 6,6 percento) e South Dakota (più 16,5 percento). Il South Dakota è l'unica giurisdizione di gioco degli Stati Uniti a segnalare una crescita dei ricavi anno su anno in ogni mese da giugno in poi. La forte crescita dei ricavi per le scommesse sportive e il gioco online continua a contenere le perdite complessive nei verticali di slot e giochi da tavolo. I quattro stati dove si gioca online, escluso il Nevada, hanno generato entrate per 154,2 milioni di dollari, poco meno del record di 156 milioni di ottobre. Con l'imminente rilascio dei dati sulle scommesse dall'Illinois, novembre potrebbe rivelarsi il mese più forte per le scommesse sportive legali nella storia degli Stati Uniti, probabilmente superando il livello di ottobre (3,26 miliardi di dollari) e forse anche le entrate annuali (279,7 milioni di dollari).

Il mercato delle scommesse sportive degli Stati Uniti è stato nuovamente rafforzato quando il Tennessee è diventato il diciannovesimo stato ad andare live con le scommesse sportive, il 1 ° novembre, prendendo 131,4 milioni di dollari in scommesse, più del primo mese di attività di qualsiasi altro stato.

 

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