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Gestione dei casinò: un passo avanti verso la gestione meritocratica

29 marzo 2016 - 07:45

I casinò italiani ricorrono a selezioni: una presa di coscienza della necessità di una maggiore imprenditorialità nella gestione.

Scritto da Anna Maria Rengo
Gestione dei casinò: un passo avanti verso la gestione meritocratica

Ci siamo. Questa settimana, che lavorativamente parlando inizia con un giorno di ritardo, porterà al Casinò di Venezia il suo nuovo direttore generale, Eros Ganzina (l'insediamento è fissato per il 1° aprile) e al Casinò di Sanremo (ma in questo caso non possiamo essere certi al 100%) il super consulente che assisterà la direzione dei giochi lavorati. Di sicuro, in questo secondo caso, ci saranno i colloqui 'finali', dopo che è stata stilata una graduatoria, e si inizierà da colui che occupa la prima posizione, ossia, secondo quanto appreso da Gioconews.it, da Paolo Giovannini.
Indipendentemente dalla bontà o meno delle scelte che sono state fatte a Venezia e che si stanno per fare a Sanremo, è da notare, con piacere, la metodologia scelta, ossia quella di una doppia selezione che almeno formalmente ha tutti i crismi per sfuggire a logiche clientelari o politiche. Chiunque avesse i requisiti previsti nell'avviso/bando poteva parteciparvi, e una commissione esaminatrice avrebbe avuto il compito prima di valutare i curricola e poi di incontrare i candidati ritenuti più in linea con le richieste aziendali.
Non sempre, in passato, i casinò e le loro proprietà hanno seguito questa metodologia che, ripetiamo, ha i requisiti formali per premiare la meritocrazia e per dare chance anche a chi non ha le 'conoscenze' giuste (quelle politiche, non quelle professionali!).

Una metodologia che è in linea con la presa di coscienza che i casinò sono aziende a tutti gli effetti, da gestire con criteri imprenditoriali, che devono tuttavia tenere conto dell'estrema specificità del core business. Un core business che rappresenta certo un'anomalia rispetto al panorama di aziende partecipate da enti pubblici: solo quattro tra essi, in Italia (i Comuni di Sanremo, di Campione d'Italia e di Venezia, la Regione Val d'Aosta) si trovano a essere proprietari di casinò, un 'privilegio', secondo alcuni, che deve essere gestito nella maniera più efficiente possibile. Ed ecco dunque che torna di stretta attualità sia la managerialità che la peculiarità della conduzione aziendale, e la necessità di cercare figure che siano in possesso delle necessarie specializzazioni.

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