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L'ombra della crisi di governo sul Casinò Campione

19 agosto 2019 - 08:00

Conseguenze certamente negative per la crisi di governo su tempi e modi della riapertura del Casinò Campione d'Italia.

Scritto da Anna Maria Rengo

Già prima c'erano motivi a sufficienza per essere preoccupati. Ma la crisi di governo, caduta come un fulmine a ciel (quasi) sereno sulla testa della maggior parte dagli italiani, rischia di rendere, se possibile, ancora più scuro e incerto lo scenario futuro di Campione d'Italia.
La riapertura del Casinò è infatti legata a modifiche normative, come prospettato nella relazione del commissario straordinario Maurizio Bruschi (i cui contenuti non sono peraltro mai stati resi noti) che ci si chiede quale governo e quale Parlamento avrà ora la volontà e la capacità di affrontare.
Non che il Viminale a guida leghista abbia finora brillato per tempismo e incisività. Ma almeno una relazione è pronta e contiene delle possibili soluzioni. Chi le darà seguito? Un possibile governo Movimento 5 Stelle - Partito democratico la prenderebbe per buona? E in un contesto politico estremamente litigioso e confuso, nel quale il vice premier Matteo Salvini recita il ruolo di protagonista, quanto è prioritario il dossier su Campione d'Italia, Comune e Casino complessivamente intesi?
Lo era poco prima. Figuriamoci adesso.

Negli ultimi mesi si è detto di tutto, ultimo in ordine di tempo che sarebbe pronto il provvedimento per conferire un incarico ufficiale a Bruschi. Ma di concreto ci sono solo i 5 milioni di euro conferiti per il 2019 al Comune, da destinare al funzionamento dell'ente (compreso il pagamento degli stipendi). I problemi sono tanti e tutti intecciati. Così come si intreccianoil percorso politico e quello processuale, visto i numerosi ricorsi in Cassazione e in Consiglio di Stato sia sul fronte Comune che su quello Casinò.

La crisi politica non ci voleva. Anche perché nessun partito si è dimostrato particolarmente sensibile al dramma che la comunità campionese sta vivendo da oltre un anno. E non esiste maggioranza possibile che sia disponibile ad assicurare un impegno fattivo e immediato.
Non resta dunque che attendere il 20 agosto, quando in Senato si consumerà la puntata più importante di questa anomala crisi politica.

La sensazione, del tutto opinabile, è che una improbabile ricucitura tra Lega e M5S renderebbe più "agevole" il percorso di riapertura del Casinò. Un'altra sensazione, purtroppo meno opinabile, è che troppo tempo sia stato perso e che danni incalcolabili e forse irreparabili siano stati fatti.

 

 

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