Prendere o lasciare, dipendenti Casinò St. Vincent al bivio
Giornate decisive per il futuro del Saint Vincent Resort & Casino e per i dipendenti che rischiano il licenziamento.
Per il Saint Vincent Resort & Casino è arrivato il momento della verità. O meglio, il momento in cui saranno i lavoratori a dire se la proposta ultima dell'azienda è accettabile o se è meglio affrontare lo scurissimo e imprevedibile scenario che si aprirebbe se si andasse al mancato accordo sui 264 licenziamenti e si avviassero concretamente gli atti amministrativi per porli in essere, visto che è da escludere un atto di imperio dell'azienda, ossia l'applicazione dell'ipotesi aziendale senza il consenso dei lavoratori.
In questi mesi se ne sono viste e sentite di tutti i colori: in azienda, in consiglio regionale, in Direzione politiche sociali, nei palazzi di giustizia, anche contabile, e sulla stampa. Sulla graticola, è finito soprattutto il nuovo amministratore unico della Casa da gioco Giulio Di Matteo, chiamato dalla (nuova (anch'essa) giunta regionale a farsi carico di una situazione difficilissima, con tante colpe da imputare a tante persone, ma di cui certamente non è stato l'artefice ma solo l'erede. E al di là di quelle che saranno le deduzioni dei ventidue tra politici e funzionari regionali chiamati in causa dalla Corte dei Conti, è evidente che negli ultimi anni c'è stato qualcosa, o molto, che non ha funzionato.