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Primavera di risveglio per i casinò italiani

14 marzo 2016 - 08:37

Tante idee in cantiere per il rilancio e l'allargamento dell'offerta di gioco: i casinò puntano oltre al crisi con strumenti innovativi.

Scritto da Anna Maria Rengo
Primavera di risveglio per i casinò italiani

Arroccarsi sulle proprie posizioni non è utile mai, in nessuna circostanza. Tantomeno quando le rendite di posizione scarseggiano e il nuovo avanza. L'attuale classe manageriale dei casinò sembra aver preso consapevolezza della necessità di spalancare le porte a questo nuovo che avanza. Senza subirlo, ma anzi anticipandolo. Ecco dunque che nei vari progetti di sviluppo che soprattutto al Saint Vincent Resort & Casino si stanno portando avanti figura anche una radicale riorganizzazione dell'offerta di gioco, nell'ottica sia di una razionalizzazione (pure della forza lavoro che vi viene impiegata) che dell'allargamento della stessa. Il Masterplan che la dirigenza della Casa da gioco andrà a illustrare alla quarta commissione del Consiglio Valle contiene infatti non solo la 'chiusura' della Sala Evolution, su cui tante polemiche (e qualche strumentalizzazione) si sono sollevate, ma anche la possibile introduzione di un 'corner' dedicato alle scommesse sportive live.

Negli Stati Uniti questa non sarebbe per niente una novità, ma lo è per i casinò tricolori, che puntano a una strategie multi target dove i giochi 'tradizionali' possono, quanto meno sperimentalmente, affiancarsi a quelli che invece caratterizzano l'offerta 'pubblica' che si trova nelle agenzie, nelle ricevitorie, negli esercizi pubblici. La proposta di lavoro della nuova dirigenza aziendale sarà sicuramente oggetto di attenzione e valutazione, ma è interessante notare come in questi ultimi periodo si stiano studiando nuove strategie che chiamano, ovviamente, direttamente in causa anche il gioco online, soprattutto se live. Nuove idee che, quasi sempre, arrivano da persone nuove. Anche sotto questo profilo, è davvero primavera per i casinò italiani: a Sanremo probabilmente già entro la settimana si conoscerà il nuovo della figura di supporto alla direzione dei giochi lavorati (anche se ovviamente, essendo tra i requisiti prevista anche una lunga esperienza settoriale, c'è da presumere che non arriverà un giovane di grandi speranze ma alle prime armi) mentre a Venezia fervono i preparativi per l'arrivo del nuovo direttore generale del Casinò, il 'maltese' Eros Ganzina, che prenderà servizio dal primo aprile e che si presenterà sicuramente con un bagaglio interessante, viste le esperienze che ha maturato soprattutto nei casinò esteri.
Non si devono tuttavia sottovalutare la professionalità e le potenzialità di chi da decenni opera nei casinò italiani e che magari, per una serie di circostanze, non è mai arrivato a livelli apicali. Non è per nulla detto che il nuovo e il buono arrivi solo dall'esterno: già che ci avviamo verso la primavera, sarebbe bello che fiorisse anche la meritocrazia.

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