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Riordino normativo casinò, tutto rinviato?

21 maggio 2018 - 08:08

Nel contratto di governo non si parla di riordino normativo dei casinò, ma le strutture continuano a essere in crisi.

Scritto da Anna Maria Rengo
Riordino normativo casinò, tutto rinviato?

Era improbabile e infatti così non è stato. Nel contratto di governo gialloverde non c'è alcun riferimento alla riforma normativa dei casinò, un tema che sembra dunque destinato a cadere nel dimenticatoio pur se offriva una risposta, certamente opinabile e discutibile, a problematiche tuttora presentissime.
Tuttavia, le case da gioco hanno il loro da fare, nello studiare i punti programmatici dell'asse Di Maio/Salvini, in quanto l'ulteriore e forte stretta sui giochi potrebbe avere effetti benefici sul loro business. Almeno potenzialmente, visto che del boom del gioco che si è registrato nell'ultimo decennio in Italia non hanno approfittato, né si sono giovati dei provvedimenti restrittivi che hanno in tempo più recenti colpito slot e Vlt fuori dal loro perimetro.
L'impressione, ma saremo pronti e lieti di essere smentiti, è che uno dei motivi della loro perdurante crisi è la loro estraneità ai trend economici e normativi del settore del gioco in generale. Per loro struttura (di proprietà pubblica e per di più di enti locali) hanno sempre avuto un trattamento a parte, ma questo isolamento ha finito in qualche misura per escluderli dall'andamento generale, un fenomeno solo parzialmente attenuato dall'ospitare tornei di poker live promossi da grandi operatori di gioco, o dal loro ingresso, da soli o in partnership, nel mercato dell'online.
Una specificità che non è più sinonimo di Isola felice. Perché se il gioco pubblico deve fare i conti sulla scure pendente sul suo capo, maneggiata da altri, nel loro caso la crisi viene da dentro, da un modello che non ha colto le opportunità del mercato e che si è fatto quasi schiacciare dalla concorrenza.
È arrivato il momento di reagire? Involontariamente, la politica di governo sta dando una mano ai casinò? Sapranno afferrarla, individualmente o collettivamente?
In sostanza, si può tornare al periodo pre-crisi? Noi pensiamo di sì. Anzi, si potrebbe anche andare meglio perché negli ultimi anni le società di gestione hanno fortemente ridotto il costo del lavoro, ovviamente la voce di spesa più pesante. Ma questa è solo teoria e quella appena illustrata è solo una importante variabile.

 

 

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