Casinò, è l'ora della diversificazione

Scusandomi se invado la politica, ma posso assicurare che è lungi da me l’idea così come si può constatare in tanti miei altri articoli apparsi su questo quotidiano online. Nell’occasione, dove spesso e volentieri mi cimento, il principale motivo va ricercato nel fatto che molti anni di frequentazione della specifica attività come dipendente e come dirigente sindacale mi hanno fornito una serie di informazioni e l’esperienza per addentrarmi nel particolare mercato dell’azzardo autorizzato. Gli anni in considerazione li ho ritenuti validi al seguito.

Sia chiaro che non intendo assolutamente, citando i risultati di gioco dei casinò, per un certo periodo, evidenziare il trend della locale case da gioco per poi esprimere il mio consiglio, me ne guarderei bene a 83 anni compiuti. Come già fatto per altre case da gioco, indico quale  potrebbe vedersi un futuro abbastanza vicino che molti lo considerano con la necessità di incrementare l’offerta non solo di giochi e di adeguarla alla domanda che, mai come in questi ultimi tempi, è stata mutevole.

In tema diversificazione dell’offerta di gioco provo ad esaminare tutti e quando furono introdotti nuovi giochi.
Nel 1983 la roulette americana sino al 1986 con fasi alterne anche in relazione ai proventi aleatori a causa dei quali fu ritenuto meglio, se non ricordo male, abbandonare tale roulette. Se la memoria non mi fa danno c’era anche un problema fiscale o un similare risoltosi con l’abbandono di questo gioco che è rimasto solo a Saint Vincent agevolato da due distinti gestori privati.

Nel 1985 arriva il black jack che regge ancor oggi con 1,6 milioni nel 2022.
Nel 1986 arrivarono le slot machine, immagino verso la fine dell’anno e resistono tutt’ora con una incidenza enorme sul totale dei proventi netti di gioco. 
Nel 1987 l’ incidenza era del 25,38 percento con 7,2 milioni di proventi su un totale di 28,5 milioni. Nel 2022 l’incidenza è del 78,94 percento su un totale di 43,5 milioni.
Idem per la fair roulette probabilmente in sostituzione di quella americana. La fair nel 2022 vale 2,1 milioni e con un peso sul totale dei proventi del 4,9 percento.
Il punto banco sbarca a Sanremo nel 2002 e dal 2015 ritengo sia stato considerato una valida alternativa allo chemin de fer. Dai relativi proventi non pare troppo.
A datare dal 2015 non troviamo più il trente et quarante come in altre case da gioco.

Certamente un pochino di storia non guasta mai e aggiungo, dal 2002, il poker nelle sue svariate forme e tornei che resistono ancora oggi nel 2022.

Forse, e non vuole essere un consiglio, trattasi di una idea che mi sono fatto esaminando il mercato nazionale e i risultati dei singoli giochi a datare dal 1986 , è arrivato il momento di dar corso a un incremento ragionato dell’offerta di gioco e non solo. Esistono le premesse di location, di spazio da destinare ad altre iniziative che potrebbero portare benefici extra a tutte le parti in causa. Molto probabilmente iniziando, se non già disponibile anche parzialmente, un percorso tale da portare la multifunzionalità tra il personale di gioco sarebbe possibile l’ incremento qualitativo che la Riviera dei fiori merita.
Ecco le tabelle riassuntive suddivise tra giochi da tavolo e slot. Per maggiore possibilità di confronto i risultati degli anni 2017 e 2019 sono posizionati accanto e precedono il 2018,  a mente quanto ha riguardato il casinò di  Campione d’Italia. 

Incidenza % sul totale dei proventi:

Per l’anno 2023 sono in possesso dei seguenti dati arrotondati: giochi da tavolo 12,6, slot machines 40,1 e totale 52,7.
Utilizzando lo stesso metro possiamo concludere che dal 2013 al 2023 si hanno i seguenti risultati – 0,9, slot + 7,0, totale + 6,1.  
analizzando l’offerta e le variazioni dal 2009 con il progressivo abbandono dello chemin de fer a beneficio del punto banco. l’incidenza dei proventi slot sul totale pare molto elevata, forse troppo; sarebbe il caso di tentare una iniziativa mirata all’incremento qualitativo conto tenuto dei cosiddetti proventi aleatori. Merita considerarlo, nell’ambito della differenziazione dell’offerta.

Ecco le tabelle riassuntive suddivise tra giochi da tavolo e slot. Per maggiore possibilità di confronto i risultati degli anni 2017 e 2019 sono posizionati accanto e precedono il 2018,  a mente quanto ha riguardato il casinò di  Campione d’Italia. 

Incidenza % sul totale dei proventi:

Per l’anno 2023 sono in possesso dei seguenti dati arrotondati: giochi da tavolo 12,6, slot machines 40,1 e totale 52,7.
Utilizzando lo stesso metro possiamo concludere che dal 2013 al 2023 si hanno i seguenti risultati – 0,9, slot + 7,0, totale + 6,1.  
analizzando l’offerta e le variazioni dal 2009 con il progressivo abbandono dello chemin de fer a beneficio del punto banco. l’incidenza dei proventi slot sul totale pare molto elevata, forse troppo; sarebbe il caso di tentare una iniziativa mirata all’incremento qualitativo conto tenuto dei cosiddetti proventi aleatori. Merita considerarlo, nell’ambito della differenziazione dell’offerta.