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Casinò online: quattro buone idee per essere licenziati

27 gennaio 2024 - 09:38

Ecco qualche consiglio, tra il (poco) serio e il (molto) faceto, per gli operatori di casinò online che si vogliono far licenziare e creare scompiglio tra i team legali.

Foto di John Bussell su Unsplash

Foto di John Bussell su Unsplash

Non si può ottimizzare un sito di casinò online se si ha paura di essere considerati irresponsabili. Dove ai team legal&compliance basta alzare un sopracciglio per mettere un veto a ogni proposta del marketing, si è sulla strada di una triste fine. Ogni tanto qualche sportellata bisogna darla.

Ecco alcune idee in regalo.

1. Aumentare di molto i valori di deposito suggeriti nel cashier. Se il deposito minimo è 10€ i valori suggeriti e selezionabili in un clic devono essere alzati a 1000€, 750€, 500€ etc. Non dev'esserci 10€. Si chiama effetto anchoring ed è dimostrato che suggerire cifre molto alte fa spostare il punto di riferimento e il cliente, in media, spende di più. È il meccanismo per cui nei bazar turchi il primo prezzo di un tappeto è dieci volte il valore reale: molti reagiscono offrendo solo la metà, convinti pure di fare un affare, invece lo pagano 5x.
L'obiettivo, qui, è ridurre la percentuale di depositi minimi.

2. Scoraggiare i prelievi. Ogni prelievo è un segnale di disengagement, soprattutto se lascia il balance a zero. Nella migliore delle ipotesi, il giocatore passerà di nuovo attraverso il pain point di un deposito. Nella peggiore, dovrà essere sollecitato con bonus e promozioni.
La tattica più comune è quella di ritardarli, ma è sbagliatissima. I giocatori ad alto valore pretendono prelievi veloci. Un'opzione valida, invece, è quella di eliminare ogni colore dal percorso di prelievo nel cashier. Tutto il cashout in bianco e nero, come la Bbc il giorno dei funerali della Regina Elisabetta. Esatto: è un messaggio di lutto, di tristezza, di perdita. Il bianco e nero rende l'esperienza del cash out vagamente sgradevole, in una maniera per cui il giocatore lo farà meno volentieri ma difficilmente lo percepirà o se ne lamenterà. Fate l'A/B test e vedrete. 

3. Se avete una slot con diversi Rtp, impostare il retarget / recommend engine a promuovere la versione a Rtp più basso ai giocatori che hanno giocato a quella standard. (E lo so, questa è sporca.)  

4. Sbagliare apposta. Immaginate di essere in una boutique in tempo di saldi, e di trovare un capo della nuova collezione etichettato a metà prezzo: trovereste irresistibile la tentazione di approfittare dell'errore. Se alla cassa poi vi dicessero che purtroppo l'etichetta è sbagliata c'è una certa probabilità che acquisterete il capo comunque per non far brutta figura. E se invece rinunciate, ma a quel punto il manager del negozio intervenisse a confermare lo sconto, quasi certamente lo comprerete. Quindi, mettere qualcosa in saldo "per sbaglio, ma apposta" alza notevolmente la probabilità che venga venduto, sia a prezzo pieno sia al prezzo ridotto (cioè in realtà al prezzo di pochi mesi dopo). Ora. Pensiamo ai depositi. A quale cliente si offre un deposit bonus, e quando? È una classica domanda da intervista per un Crm manager. La risposta classica è qualcosa tipo: si offre ad un giocatore inattivo che ha generato un buon profitto in passato e ha il conto a zero. Invece la migliore risposta che ho ricevuto è: si manda ad un giocatore che ha fatto il primo deposito il giorno prima, ha vinto e ha i soldi sul conto. Ma si fa finta che glielo si mandi per sbaglio. Qualcosa come: "Oggi per te un bonus deposito riservato ai giocatori di lunga data, codice cliente2019". Ecco l'etichetta sbagliata. Il giocatore penserà ad un errore e probabilmente proverà a depositare. Ha la predisposizione migliore per farlo data la vincita, che tra l'altro nella sua mente è già acquisita, quindi è possibile che depositi proprio quanto ha vinto. In realtà si tratta di fresh money: abbiamo innescato un nuovo deposito. È un inganno? Beh, no, è una promo. Il giocatore se ne può lamentare? Molto improbabile. Il team legal? Con le bombole d'ossigeno. Naturalmente, il Crm manager l'ho assunto su due piedi.

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