skin

Casinò St. Vincent, trattativa difficile su riduzione costi

10 ottobre 2013 - 09:01

Una lunga giornata, quella di ieri, per il Casinò di Saint Vincent. L’assemblea mattutina per i lavoratori dell’unità giochi dei turni diurni, convocata da Cgil, Cisl, Uil e Ugl, si è conclusa con la conferma dello stato di agitazione e con la decisione, all’unanimità, di rigettare il documento aziendale.

Scritto da Anna Maria Rengo

L’assembla ha anche deciso di proseguire nella trattativa e di elaborare proposte che siano alternative, nel metodo e nella sostanza, all’ipotesi di accordo presentata dall’azienda, della quale è stato criticato il fatto che abbia posto scadenze ultimative che non agevolano, secondo il parere dei dipendenti, il sereno svolgimento della trattativa stessa.

 

 

L'INCONTRO DI IERI POMERIGGIO - Il piano industriale e soprattutto l’ipotesi di accordo aziendale sono state oggetto anche della lunga riunione che ieri le organizzazioni e le delegazioni sindacati hanno avuto con l’azienda. Una riunione dal ‘clima nervoso’, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, pur tenendo conto della delicatezza dei temi in questione, e dalla quale si è usciti con diverse incertezze. Tra i punti discussi c’è la previsione aziendale della fuoriuscita di 145 persone così da risparmiare 12 milioni di euro di costi. Conti che ai sindacati non tornano, tenendo conto del fatto che la riforma Fornero ha alzato a 42 anni e 10 mesi la soglia per maturare i requisiti pensionistici e in questo quadro c’è il rischio che possano essere anche cento in meno, i dipendenti che l’hanno raggiunta e che dunque possano andare in pensionamento anticipato. Si pone dunque il problema, non di poco conto, di come e dove l’azienda possa recuperare i soldi che mancheranno a raggiungere i citati 12 milioni di euro di risparmi. L’ipotesi alternativa è di trovare nel piano industriale altri capitoli da attuare, per esempio tagliando le retribuzioni e in generale il costo del lavoro, oppure non rinnovando i 42 contratti a termine e somministrati attivi al Grand Hotel Billia, scenari che vedono la contrarietà dei sindacali. Da parte loro, Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno chiesto il ritiro del documento aziendale e la sua riscrittura, dicendosi contrarie a firmarlo in quanto così si darebbe carta bianca all’azienda a sviluppare quei capitoli che avrebbero un forte impatto sui lavoratori.

 

LE RICHIESTE AZIENDALI - Da parte sua, l’azienda ha chiesto che i sindacati formulino delle controproposte, suggerendo come data ultima per il loro invio quella di domani. Una richiesta respinta dai sindacati, anche perché oggi molti rappresentanti sindacali valdostani sono impegnati a Milano, dove è in corso la riunione organizzata dalla Uilcom-Uil e che ha all’ordine del giorno la bozza di contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti dei quattro casinò italiani, presentata il mese scorso da Federgioco e che poi sarà oggetto di analisi al Casinò Campione il prossimo 14 ottobre (per quella data è fissato il prossimo incontro tra le Ooss e la federazione che rappresenta le case da gioco tricolori).

I sindacati hanno anche criticato, forti delle osservazioni avute dai dipendenti in mattinata, la ‘fretta’ aziendale, ipotizzando che possa essere sintomo di una situazione davvero difficile.

Si sono comunque detti pronti a dare contributi individuali e magari anche unitari.

Articoli correlati