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Abate (Cfcg): 'Svizzera, aziende di gioco professionali e consapevoli'

18 luglio 2024 - 15:43

Il presidente della Commissione federale case da gioco svizzera, Fabio Abate, fa il punto sul processo che ha portato al rilancio delle nuove concessioni a partire dal 2025.

Scritto da Amr
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“Le domande di concessione che hanno superato l’esame formale hanno confermato la professionalità delle aziende che hanno proposto la loro candidatura. Più precisamente, la qualità dei documenti inoltrati ha dimostrato la presenza in Svizzera di operatori del settore consapevoli delle esigenze normative da soddisfare per gestire una casa da gioco. Le zone messe a concorso interessate da più candidature hanno imposto alla Commissione di stilare una classifica. Gli scarti dei punteggi assegnati si sono rivelati minimi. Posso affermare che in assenza di ulteriori candidature concorrenti, ogni candidatura sarebbe stata premiata con la concessione.”

Fabio Abate, presidente dell'elvetica Commissione federale delle case da gioco, fa così il punto, nella sua introduzione al Rapporto sull'attività 2023 della stessa, sul processo che ha portato all'assegnazione delle nuove concessioni di gioco per i prossimi 20 anni a decorrere dal 1° gennaio 2024. In questo iter, la Commissione era  stat chiamata ad esaminare le domande di concessione per le case da gioco terrestri, nonché per le estensioni delle concessioni per l’esercizio dei giochi online. “Si è trattato di un lavoro estremamente impegnativo, caratterizzato da un’analisi formale dei corposi dossier, seguita dagli approfondimenti materiali sviluppati sui singoli ambiti di verifica stabiliti dalla legge federale sui giochi in denaro (Lgd)”, osserva Abate, notando come a valle di questo lavoro il Consiglio federale ha fatto proprie le raccomandazioni formulate dalla Commissione, sfociate nella decisione formale del 29 novembre 2023. 

“È interessante sottolineare che la Commissione ha potuto lavorare tranquillamente, senza pressioni o qualsivoglia tentativo d’influenzarne le decisioni. Il Consiglio federale, nella sua decisione, ha comunque tenuto in considerazione le aspettative sorte in zone dove vi è stata concorrenza. Ha così ordinato alla Commissione un nuovo rapporto sulla situazione delle case da gioco che dovrà essere rilasciato nel 2028 unitamente ad eventuali raccomandazioni. Si è fatto in particolare riferimento alla zona di Sciaffusa, per la quale la candidatura non ha superato l’esame formale. L’importanza di poter constatare una distribuzione di concessioni che riesca a coprire l’intero territorio nazionale, con particolare attenzione alle zone di frontiera, non può trascurare questo sito particolare, a prescindere dalle cifre dei risultati ottenuti nel corso degli anni di esercizio garantito dalla concessione che scadrà il 31 dicembre 2024. Pertanto, non possiamo ritenere del tutto concluso il lavoro della Commissione per quanto concerne la determinazione del numero di concessioni in Svizzera. Infatti, oltre al rilascio delle autorizzazioni di esercizio per iniziare l’attività sulla base del nuovo regime di concessioni, la Commissione sarà comunque chiamata a monitorare lo sviluppo del mercato per dar seguito al mandato ricevuto dal Consiglio federale”. 

Abate assicura: “Naturalmente, ciò non significa che le decisioni già adottate subiranno uno stravolgimento. Ogni valutazione sarà fatta all’interno delle competenze specifiche conferite dalle norme di legge, a prescindere da qualsiasi considerazione di natura meramente politica”.

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