Cambogia, 27 morti nell'incendio del casinò di Poipet

Un bilancio ancora più terribile del previsto. Le autorità cambogiane hanno confermato la morte di 27 persone dopo che la scorsa settimana è scoppiato un incendio in un casinò nella città di confine di Poipet.
Il casinò e l'hotel Grand Diamond City avevano circa 1.000 clienti in loco quando l'incendio è scoppiato mercoledì scorso, squarciando il complesso di 17 piani.
Secondo un rapporto del Khmer Times, le indagini hanno suggerito che l'incendio potrebbe essere stato causato dalle decorazioni di Capodanno che hanno attirato l'elettricità in eccesso e causato il surriscaldamento dei cavi.

"I lavoratori degli hotel e dei casinò hanno usato estintori per fermare l'incendio, ma senza successo", ha dichiarato il governatore della città di Poipet, Keat Hul.
“La gente era in preda al panico e si precipitava ovunque, ma principalmente verso l'uscita più vicina. Mi è stato detto che c'è stata una fuga precipitosa all'ingresso principale quando il fumo nero si è diffuso attraverso l'edificio.
Hul ha aggiunto che molti dei decessi sono stati causati dall'inalazione di fumo o da persone che si sono lanciate dall'edificio per evitare le fiamme, che sono durate per oltre cinque ore.
Altre 112 persone sarebbero rimaste ferite.

Tra i deceduti identificati c'erano vittime provenienti da Thailandia, Vietnam, Nepal, Malesia e Cina, con il primo ministro cambogiano Hun Sen che ha descritto l'incidente come "una tragedia alla fine dell'anno".
Poipet ospita più di una dozzina di casinò che si rivolgono al vicino mercato tailandese.