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De Wilde: 'Terrestre e online, il modello belga dei casinò'

13 gennaio 2024 - 08:29

Domi De Wilde, Ceo e Md del Casino Blankenberge e segretario della Belgian Casino Association, evidenzia l'importanza anche turistica che le nove strutture del Paese hanno per i territori che le ospitano.

Scritto da Anna Maria Rengo
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Un piccolo Paese, appena 11,5 milioni di abitanti, ma centrale a livello politico, istituzionale ed economico, oltre che culturale e turistico. Parliamo del Belgio, dove prosegue il viaggio di Gioco News alla scoperta dei casinò europei e delle loro regolamentazioni, viaggio che ha già fatto tappa in Francia, Lussemburgo e Germania.
Nel cuore della Fiandra occidentale incontriamo dunque Domi De Wilde, amministratore delegato e managing director del Casinò Blankenberge (una delle stazioni balneari più conosciute sul mare del Nord, che si trova tra Bruges e De Haan) e fortemente impegnato sul fronte associativo, visto che è segretario da oltre vent'anni della Belgian Casino Association oltre che membro del board dell'European Casino Association.
Una posizione “privilegiata”, dunque, per parlare dei casinò belgi, iniziando innanzitutto da una loro panoramica comparata rispetti ai quattro esistenti in Italia, e che sono tutti confinanti con l'estero, di proprietà e – attualmente – a gestione pubblica.

Com'è la situazione in Belgio e quanto è diversa da quella italiana? E quale contributo danno queste strutture all'attrazione turistica di località già conosciute e attrattive dal punto di vista turistico?

“Tutti e nove i casinò in Belgio sono di proprietà privata e la loro ubicazione è stabilita dalla legge sul gioco d'azzardo.
Nelle Fiandre i quattro casinò sono in località marittime (Middelkerke, Ostenda, Blankenberge e Knokke); nella regione Vallonia i quattro casinò si trovano in località termali (Spa, Namur, Chaudfontaine e Dinant) e dal 2005 c'è un casinò a Bruxelles.
Considerate le dimensioni del Belgio i casinò sono relativamente vicini ai confini olandese, francese, tedesco e lussemburghese.
Attiriamo numerosi clienti da questi paesi vicini ma ciò funziona anche nella direzione opposta. Soprattutto i casinò al confine olandese, come Breda ed Eindhoven, sono spesso visitati da clienti provenienti dalla regione di Anversa e oltre.
La maggior parte dei casinò ha sale per eventi e altre strutture e costituisce come tale il centro delle attività culturali e comunitarie nelle città in cui si trovano. Ciò garantisce un afflusso di turisti e proprietari di seconde case con un importante impatto diretto e indiretto sulla regione in cui sono situati i casinò.”

I casinò italiani, che un tempo esercitavano nel nostro Paese una sorta di oligopolio del gioco con vincita in denaro, hanno fortemente sofferto l'arrivo delle slot machine e delle Vlt e solo recentemente la loro attività ha conosciuto una ripresa. Qual è lo stato di salute dei casinò belga, anche alla luce del colpo inferto dalla pandemia?

“Il settore del gioco privato (1,5 milioni di euro di entrate di gioco lorde) rappresenta il 50 percento del mercato belga del gioco. Il settore del gioco pubblico, rappresentato dalla Lotteria Nazionale, rappresenta l'altra metà.
I casinò terrestri generano entrate di gioco lorde di 122 milioni di euro, ovvero l’8 percento del totale del settore privato.
Durante la pandemia siamo rimasti chiusi per quasi 12 mesi (174 giorni nel 2020; 165 giorni nel 2021 e 27 giorni nel 2022).
I casinò terrestri si sono ripresi bene dalla pandemia.
Tuttavia il 2023 è stato un anno impegnativo con un’inflazione elevata, un aumento degli stipendi dell’11 percento, un forte aumento dei prezzi dell’energia, il divieto di pubblicità e l’attuazione di limiti di contante più rigorosi per l'antiriciclaggio.”

In Italia i casinò online sono stati legalizzati da tempo ma, nonostante l'iniziale “vantaggio” rappresentato da marchi storici e riconoscibili, i casinò terrestri detengono attualmente quote residue del mercato online rispetto ad altri operatori. Com'è il rapporto tra i casinò belgi terrestri e quelli online?

“I casinò online belgi sono considerati un'estensione dei casinò terrestri. Ciò è previsto anche dalla legislazione di gioco che stabilisce che solo gli operatori terrestri possono richiedere le licenze dei casinò online.
Pertanto tutti i casinò belgi formano alleanze strategiche con gli operatori online, alcuni di loro hanno acquisito una partecipazione di minoranza o di maggioranza nel capitale dei casinò terrestri.”

Lo scorso luglio è entrato in vigore in Belgio il regio decreto che vieta la pubblicità del gioco d'azzardo. Cosa è cambiato per i casinò e cosa ne pensa di questa disposizione?

“Il divieto di pubblicità danneggia principalmente i casinò online ma il suo impatto negativo su quelli terrestri non può essere sottovalutato in quanto ostacola la possibilità di attrarre una base di clienti nuova e più giovane.”

Oltre a essere amministratore delegato del Casinò Blankenberge lei è anche segretario della Belgian Casino Association. Quali sono gli ambiti in cui i casinò belgi trovano unità di intenti e di azione?

“I casinò belgi sono di proprietà di gruppi con background diversi come gruppi di sale giochi, gruppi di casinò internazionali, fornitori e operatori online, il che rende talvolta difficile trovare un terreno comune su alcune questioni.
Tuttavia abbiamo più cose in comune di ciò che ci separa, quindi ci troviamo sempre all'interno dell'associazione dei casinò ogni volta che è necessario e per questioni relative all'European Casino Association.
Inoltre l'associazione belga dei casinò negozia e conclude ogni due anni accordi di contrattazione collettiva con le organizzazioni sindacali nazionali.”

Anche il Belgio è un membro attivo dell'Eca, come diceva poco fa. Quanto è importante per i casinò belgi far parte di un'associazione europea così importante e quali sono i vantaggi e le opportunità che questa adesione offre?

“Il Belgio si trova nel cuore dell’Europa ed è anche il centro di tutte le istituzioni europee. Siamo quindi fortemente coinvolti nella scena europea. Il Belgio presiederà anche il Consiglio dell’Unione europea nel 2024.
L’industria dei casinò terrestri è relativamente piccola in Belgio, quindi è importante avere accesso ai database dell’Eca e fare affidamento sull’Eca per scopi lobbistici.
L’attuale modello belga secondo cui l’online è un’estensione dell’offline potrebbe servire da modello per gli altri membri dell'Eca.”

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