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Fatf: 'Filippine, ancora carenze sull'antiriciclaggio nei casinò'

26 giugno 2023 - 11:54

Il Gafi/Faft esorta le Filippine ad affrontare le carenze antiriciclaggio e guarda anche all'industria del gioco.

Scritto da Mc
Foto di C Bueza su Unsplash

Foto di C Bueza su Unsplash

La Financial Action Task Force (Fatf), afferma che le Filippine rimangono nella sua "lista grigia" di giurisdizioni che ritiene necessitino di un maggiore monitoraggio per quanto riguarda il rischio di criminalità finanziaria. L'annuncio è stato dato dopo l'ultima riunione plenaria dell'organizzazione.
Secondo il Gafi (questo l'acronomo francese dell'autorità internazionale di vigilanza, che ha sede a Parigi), quando una giurisdizione è sottoposta a un maggiore monitoraggio, significa che il paese "si è impegnato a risolvere rapidamente le carenze strategiche identificate" nel suo quadro antiriciclaggio (Aml) e nella lotta al finanziamento del terrorismo (Cft).
Le Filippine sono state aggiunte alla "lista grigia" nel giugno 2021.

Nel suo comunicato, il Gafi ha riconosciuto che, dal giugno 2021, le Filippine hanno "preso provvedimenti" per migliorare il proprio regime Aml/Cft, ma ha elencato alcune aree in cui si dovrebbe fare di più per affrontare le "carenze strategiche" del paese in tali questioni.
Tra le raccomandazioni, l'organismo internazionale ha affermato ancora una volta che le Filippine devono dimostrare di utilizzare i controlli Aml e Cft "per mitigare i rischi associati ai giochi di casinò".

"Il Gafi esorta le Filippine ad attuare rapidamente il suo piano d'azione per affrontare le ... carenze strategiche il prima possibile poiché tutte le scadenze sono scadute nel gennaio 2023", afferma l'organizzazione.
A gennaio, il governatore della banca centrale filippina ha dichiarato che al paese è stata concessa una proroga di un anno – fino a gennaio 2024 – per soddisfare gli standard finanziari necessari per uscire dalla lista dei rischi del Gafi.
A marzo, la Securities and Exchange Commission delle Filippine ha annunciato un accordo di condivisione dei dati con diverse agenzie governative, tra cui l'autorità di regolamentazione del gioco del paese, come parte degli sforzi per combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.
La mossa ha fatto seguito a un rapporto del Consiglio antiriciclaggio delle Filippine, che affermava che i controlli antiriciclaggio nel settore dei casinò del paese dovevano essere rafforzati. L'organismo ha puntato il dito contro il sistema junket, evidenziando la sua "intrinseca vulnerabilità" ai rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo.

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