Le sue condizioni erano apparse subito critiche e infatti, purtroppo, non ce l'ha fatta. Dopo poche ore di agonia, ha perso la vita l'ex premier giapponese Shinzo Abe, ferito da due colpi di arma da fuoco mentre era impegnato in un comizio nella prefettura di Nara, a sostegno di un candidato del Partito liberal democratico in vista delle elezioni della Camera alta, previste per domenica 10 luglio.
L'ex premier, 67 anni, stava parlando da un piccolo podio quando è stato colpito da due colpi sparati a distanza ravvicinata e a pochi secondi l'uno dall'altro. Trasportato all'ospedale della città di Kashihara, i medici non hanno potuto fare nulla per salvarlo.
Arrestato nel frattempo l'attentatore: si tratta del 41enne Tetsuya Yamagami, residente del luogo. L'uomo, secondo l'emittente pubblica Nhk, avrebbe confessato: ha detto alla polizia che era frustrato da Shinzo Abe e per questo voleva ucciderlo. Secondo la polizia, l'attentatore era deciso a uccidere Abe perché "insoddisfatto per l'operato dell'ex capo politico".
Abe, il primo ministro più longevo del Giappone, è stato in carica nel 2006 per un anno e di nuovo dal 2012 al 2020. Può certamente essere definito il "padre" dei nascenti casinò, visto che proprio il governo a sua guida ha portato avanti il difficile e lungo processo di legalizzazione del gioco d'azzardo, un processo ancora in corso e che non ha subìto il temuto stop dopo le sue dimissioni, nel 2020.
Il disegno di legge per emendare la costituzione così da togliere il divieto di gioco d'azzardo era stato presentato nel dicembre 2013 ma c'erano voluto anni, e l'appoggio personale di Abe, per giungere alla sua approvazione definitiva.
Il sì del Parlamento giapponese era infatti arrivato solo a dicembre del 2016, e nel 2018 era stata approvata una legge implementativa che definiva i dettagli dei nascenti (e ancora da nascere) resort integrati.
I più pessimisti temevano che dopo le dimissioni di Abe l'iter per la nascita dei resort integrati sarebbe stato a rischio, ma anche il nuovo primo ministro, Kumio Kishida, ha più volte ribadito che la liberalizzazione dell'industria dei casinò è una misura importante per promuovere il turismo in entrata, mentre il paese cerca di aprirsi ai visitatori stranieri e contemporaneamente si riprende dalla pandemia di Covid-19.