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Israele, verso la riapertura del casinò palestinese a Gerico

23 febbraio 2022 - 09:24

L'Autorità palestinese e Israele valutano la riapertura del casinò di Gerico, chiuso in occasione della seconda intifada del settembre 2000.

Scritto da Amr

Mentre soffiano forte i venti di guerra tra Russia e Ucraina, prosegue, non senza difficoltà, il percorso per pacificare l'eterno conflitto tra israeliani e palestinesi. E in questo auspicato processo, prende posto anche la possibilità di riaprire il casinò Oasis di Gerico (territorio sotto il controllo dell'Autorità palestinese) che era stato aperto nel 1998 e chiuso nel settembre del 2000, poco dopo la seconda intifada.

Il canale tv Channel 12 ha infatti rivelato che l'establishment della sicurezza israeliano ha recentemente tenuto "discussioni per decidere se consentire agli israeliani di tornare al casinò di Gerico".
Secondo il rapporto, la decisione in questa fase è di non permettere agli israeliani di andare al casinò, che si trova all'ingresso meridionale di Gerico, territorio sotto l'Autorità palestinese.
La notizia è confermata da fonti palestinesi, secondo le quali la questione della riapertura del casinò è stata sollevata durante i colloqui tra alti funzionari dell'Autorità palestinese e funzionari israeliani, senza tuttavia che ci sia certezza sulla sua riapertura nel prossimo futuro.

Inaugurato nel settembre 1998, Oasis Casino è stato uno dei più grandi progetti di investimento in Cisgiordania dopo la firma degli Accordi di Oslo tra l'Olp (Organizzazione liberazione Palestina) e Israele cinque anni prima. Inizialmente gestito da Casinos Austria International Limited, dava lavoro a più di 1.000 persone e attirava migliaia di israeliani ogni giorno.

La dirigenza dell'Autorità palestinese all'epoca aveva messo a tacere le critiche al progetto sostenendo che solo gli israeliani avrebbero potuto giocare d'azzardo.
E i nuneri erano eccellenti, con almeno 6mila clienti al giorno, israeliani che alloggiavano anche nell'annesso hotel, tuttora aperto.

Jihad Abu al-Asal, governatore dell'Ap di Gerico e della Valle del Giordano, ritiene tuttavia “prematuro” parlare di riapertura e sottolinea di non essere stato consultato sui contatti segnalati tra l'Autorità palestinese e Israele riguardo al casinò.
"In primo luogo, vogliamo che la situazione sia più positiva e stabile a Gerico", afferma. “Sarebbe problematico riaprire il casinò finché la situazione della sicurezza è instabile. Per riaprire il casinò, c'è bisogno di sicurezza e stabilità. Non voglio vedere il casinò riaprire mentre l'esercito israeliano continua a lanciare incursioni quotidiane” a Gerico.
Il governatore ha affermato che la questione del casinò dovrebbe essere legata ai progressi nel processo di pace con Israele.

"Prima di parlare della riapertura del casinò, dobbiamo vedere i progressi nel processo di pace", afferma. “La nostra missione è garantire la sicurezza di chiunque entri a Gerico. Non credo sia possibile riaprire il casinò alla luce delle incursioni e degli assalti israeliani”.

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