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Macao, è strarecord di incassi: casinò in crescita del 333,8 percento sul 2022

02 gennaio 2024 - 10:35

I casinò di Macao chiudono il 2023 con incassi in crescita esponenziale rispetto al 2022.

Scritto da Amr
foto Diego Delso su Commons Wikimedia

foto Diego Delso su Commons Wikimedia

"Grazie" delle limitazioni imposte dal governo cinese in tempi di pandemia, e soprattutto alla loro repentina fine all'inizio del 2023, gli incassi dell'anno passato, per quanto riguarda i casinò di Macao, sono stati da record. E se è vero che ci voleva poco, visto che il 2022 era stato un anno pessimo e fortemente segnato appunto dalle restrizioni pandemiche, nel 2023 i casinò di Macao hanno superato gli obiettivi di fatturato, il che comporta anche che si inneschino aumenti obbligatori degli investimenti non di gioco per gli operatori nel 2024.

Gli operatori di casinò di Macao hanno chiuso dicembre con ricavi lordi di gioco di 18,6 miliardi di patacas, culminati in un totale annuo di 183,1 miliardi di patacas – un aumento del 333,8 percento rispetto all’anno precedente, secondo i dati diffusi dall’Ufficio di ispezione e coordinamento del gioco.

Questa performance supera l’obiettivo annuale del governo di 130 miliardi di patacas – una cifra che gli analisti avevano già previsto avrebbe superato i 180 miliardi – e innesca una clausola nella concessione di gioco decennale firmata dai sei operatori di gioco della città nel dicembre 2022.
Questa clausola impone che se il Ggr annuale di Macao raggiunge i 180 miliardi di patacas almeno una volta nei primi cinque anni, gli operatori devono aumentare i loro investimenti non di gioco del 20 percento, per un totale di ulteriori 130 miliardi di patacas di spesa non di gioco.
Anche se il Ggr di dicembre ha segnato un aumento del 15,7 percento rispetto ai 16 miliardi di patacas di novembre, è comunque inferiore al picco di ottobre, che è stato il più alto dell’anno con 19,5 miliardi di patacas.
Per fare un esempio, il Ggr pre-pandemia nel 2019 era di 292,5 miliardi di patacas, il che colloca la cifra del 2023 al 62,6 percento del livello pre-pandemia.

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