Macao, il Covid costa ai casinò 2 miliardi di dollari in sei mesi

L'intera portata del danno della pandemia (e pure delle politiche adottate per combatterla) sui casinò di Macao emerge nella sua drammaticità nel primo semestre del 2022 con una perdita totale da parte dei sei operatori autorizzati pari a 2 miliardi di dollari.
Oltre due anni di giocatori non cinesi bloccati a causa delle restrizioni di viaggio e le continue restrizioni a causa dei focolai di Covid nella Cina continentale, insieme a un recente blocco di due settimane il mese scorso, hanno avuto un forte impatto sul più grande centro di gioco d'azzardo del mondo.

Macao ha 41 casinò gestiti da sei operatori autorizzati e tutti stanno lottando a causa della costante politica di tolleranza zero del governo cinese sul Covid.

LE PERDITE - Il danno per gli operatori è stato dimostrato dai recenti risultati che mostrano che Galaxy Entertainment ha perso 850 milioni di dollari di Hong Kong da gennaio a giugno di quest'anno rispetto a un profitto di 947 milioni nello stesso periodo dell'anno scorso. Wynn Macau ha dichiarato di aver perso 3,6 miliardi nella prima metà dell'anno, Melco Resorts & Entertainment ha riportato una perdita di 434,7 milioni e Mgm China ha perso 2,4 miliardi nello stesso periodo.

Tutto ciò sta accadendo quando il rinnovo delle licenze è in fase avanzata. Molti operatori avevano sperato in un'estensione più lunga prima di presentare domanda, ma il governo di Macao e cinese vogliono che il processo di licenza vada avanti come previsto.
Tutti gli analisti prevedono che qualsiasi ripresa per Macao non arriverà prima del 2023 e la speranza è che la Cina rimuoverà la sua politica di tolleranza zero nei confronti del Covid come ha fatto gran parte del mondo.