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Svizzera, Abate (Cfcg): 'Risposte celeri a evoluzione domanda'

20 gennaio 2024 - 09:52

Il presidente della Commissione federale case da gioco mette in primo piano la protezione dei giocatori 'affinché l’efficacia delle misure legali non ne soffra'.

Scritto da Anna Maria Rengo
Foto di Henrique Ferreira (Unsplash)

Foto di Henrique Ferreira (Unsplash)

Novità in vista, per quanto all'insegna della continuità, in Svizzera. Il Consiglio federale elvetico ha infatti recentemente rilasciato le nuove concessioni per i casinò terrestri e per il gioco online. Come cambierà, se cambierà, il panorama svizzero dei giochi a partire dal 2025? La parola al presidente della Commissione federale case da gioco Fabio Abate.

“La procedura si è svolta tramite concorso pubblico con una gara aperta. Il territorio nazionale è stato suddiviso in zone circoscritte con precisione su una mappa. Entro le singole zone è stata messa a concorso una concessione di tipo A oppure di tipo B per un totale di 23 concessioni. Considerate le risposte positive fornite nel corso dei primi vent’anni di concessione, non vi erano motivi per stravolgere il panorama. Rispetto alle 21 concessioni ancora in vigore, sono state aggiunte due sole concessioni di tipo A, ossia nella zona di Losanna ed in quella di Winterthur. La mancanza di un concorrente idoneo per la zona di Sciaffusa non ha permesso di rilasciare per questo sito alcuna concessione. Quindi, dal 1° gennaio 2025 avremo 22 concessioni rispetto alle 21 attualmente in vigore.”

Le nuove concessioni entreranno in vigore a inizio 2025. Quali sono le principali linee d'azione della Commissione federale case da gioco per il 2024?
“Nel corso del 2024 le concessionarie dovranno seguire il percorso che permette di ottenere l’autorizzazione all’esercizio. Si tratta di una decisione di competenza della Commissione federale che esamina l’effettiva esistenza di tutto quanto esaminato in sede di rilascio della concessione. Si tratta di verificare l’adempimento di tutte le condizioni legate all’operatività delle case da gioco, in modo tale da autorizzarne l’esercizio dal 2025.”

Una tra le attività svolte della Cfcg è il blocco delle attività in linea non autorizzate. Ritenete che questa attività, al di là dell'innegabile valore simbolico, abbia anche una efficacia pratica? Che cosa si può fare ulteriormente per combattere il gioco online non autorizzato e illegale?
“Purtroppo, sussiste un problema di natura giuridica, ossia non è possibile perseguire le offerte illegali nei paesi in cui trovano origine. Tuttavia, abbiamo una lista pubblicata e aggiornata costantemente di giochi illegali. Inoltre, dall’entrata in vigore della nuova legge nel 2019 abbiamo assistito ad un passaggio di volume significativo di denaro giocato dal mercato illegale a quello legale. Naturalmente ogni individuo può accedere liberamente ai siti non autorizzati, senza essere perseguito in alcun modo. Quindi, occorre insistere con programmi di prevenzione che si rivolgono soprattutto alle giovani generazioni. Tuttavia questo è un compito dei singoli cantoni e non della Commissione di vigilanza.”

La protezione dei consumatori è una tra le principali preoccupazioni dei vari legislatori e regolatori nazionali. In Italia è stata affrontata ricorrendo a misure come distanziometri, fasce orarie, arrivando al totale divieto di pubblicizzare i giochi con vincita in denaro. Quali sono le misure in atto in Svizzera e quali allo studio?
“Come detto in precedenza non è compito della Commissione di vigilanza l’allestimento di programmi di prevenzione. Inoltre, spetta al legislatore affrontare i temi aperti e delicati delle norme della legge sui giochi in denaro. L’attività di vigilanza è particolarmente severa e si sviluppa tramite ispezioni senza preavviso che consentono di accertare eventuali lacune nell’adozione delle misure a protezione del giocatore. In casi fondati, la procedura prevede multe commisurate in percentuali applicate al reddito lordo conseguito dalla concessionaria l’anno precedente. La pubblicità dei giochi in denaro è ammessa dalla legge, ma è condizionata al rispetto di criteri e limiti predefiniti.”

L'Italia è alle prese con un lungo e difficile riordino della normativa relativa all'offerta di gioco. Com'è la situazione in Svizzera e quanto è importante per la confederazione avere una legge vigente sui giochi in denaro?
“Naturalmente, senza una legge saremmo privi della base legale che permette di offrire giochi in denaro. Le norme sono entrate in vigore il 1° gennaio 2019. Di solito, dopo 10-15 anni dall’entrata in vigore di una legge, il Parlamento ne verifica gli effetti, apportando i correttivi necessari. Per la Legge sui giochi in denaro questo esercizio è già iniziato nel 2023. Temi legati alla digitalizzazione, emersi inoltre durante la pandemia, hanno convinto i servizi dell’amministrazione federale ad attivare questo esercizio con largo anticipo. L’evoluzione dei rapporti tra domanda e offerta, la protezione dei giocatori e la necessità di garantire un gioco sicuro, sono questioni che presentano esigenze che opportunamente devono ottenere una risposta celere, affinché l’efficacia delle misure legali non ne soffra.”

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