Inizialmente esclusi, anche per i casinò svizzeri arriva l'obbligo di green pass. Lo ha stabilito, a partire da lunedì 13 settembre, il Consiglio federale elvetico, per far fronte alla difficile situazione negli ospedali, che non accenna a migliorare.
Il provvedimento sarà in vigore fino al prossimo 24 gennaio ma il Consiglio federale ha tuttavia la possibilità di revocare il provvedimento anzitempo se la situazione negli ospedali dovesse distendersi.
Nella sua nota, il Consiglio federale evidenzia che, accessibile a tutti, il certificato attesta l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dalla Covid-19 o il risultato negativo di un test e si è già dimostrato utile per le discoteche e le grandi manifestazioni.
NUOVE NORME PER L'ENTRATA IN SVIZZERA - Oltre all'obbligo di green pass, nella sua seduta di oggi 8 settembre il Consiglio federale ha discusso anche delle disposizioni per l’entrata in Svizzera, nell’intento di definire una normativa efficace in vista delle vacanze autunnali. L’obiettivo è identificare e isolare velocemente le persone che hanno contratto il virus. Il Consiglio federale pone in consultazione due varianti. Entrambe considerano che la popolazione adulta ha la possibilità di farsi vaccinare e integrano il certificato Covid come documento riconosciuto a livello internazionale.
LE DUE VARIANTI IN CONSULTAZIONE - La prima variante si basa su test ripetuti: per entrare in Svizzera, le persone che non sono mai state contagiate o che non sono vaccinate dovranno presentare il risultato negativo di un test, indipendentemente dal Paese di provenienza. Dai quattro ai sette giorni dopo l’arrivo in Svizzera dovranno quindi sottoporsi a un ulteriore test nel nostro Paese, il cui risultato dovrà essere trasmesso al Cantone. I costi di entrambi i test saranno a carico dei viaggiatori.
Anche la seconda variante prevede l’obbligo di presentare il risultato negativo di un test per le persone che non sono mai state contagiate o che non sono vaccinate. Invece di sottoporsi a un secondo test, dovranno però mettersi in quarantena per dieci giorni. La quarantena potrà essere ridotta dopo sette giorni sottoponendosi a un test e ottenendo un risultato negativo.
Entrambe le varianti prevedono la compilazione del modulo d’entrata elettronico (Passenger Locator Form) e le regole si applicheranno a tutte le persone, indipendentemente da come sono entrate (a piedi, in bicicletta, in aereo, in treno, in battello, in autobus o in automobile). I controlli saranno intensificati e, se necessario, saranno inflitte multe. Esclusi da queste disposizioni saranno, tra l’altro, i frontalieri, i bambini sotto i 16 anni, i passeggeri in transito e i trasporti di merci attraverso la Svizzera.
La consultazione durerà fino al 14 settembre. Il Consiglio federale deciderà presumibilmente il 17 settembre. L’entrata in vigore è prevista il 20 settembre.