Usa, casinò in vetta per la diversificazione della forza lavoro

In prima linea sul fronte della diversificazione della forza lavoro e meglio della media nazionale. Questa la lusinghiera sintesi della ricerca pubblicata dall'American Gaming Association (Aga) e che fornisce un esame approfondito della diversità nella forza lavoro dell'industria del gioco. I risultati mostrano che essa è più diversificata rispetto ai benchmark nazionali e del settore dell'ospitalità e vanta una pipeline esecutiva diversificata, identificando al contempo opportunità sulla rappresentanza di genere.

"I consumatori, i responsabili politici e gli investitori stanno aumentando le loro aspettative per tutte le aziende su come contribuiscono alla società", afferma il presidente e Ceo di Aga Bill Miller. "Comprendendo i dati provenienti da tutti i verticali di gioco commerciali, tribali e manifatturieri, il sondaggio evidenzia la leadership del nostro settore sulla diversità, presentando allo stesso tempo aree per continui progressi".

I risultati dello studio mostrano risultati tangibili dell'ampia portata e dell'impegno del settore nel rappresentare le comunità locali: più di 6 dipendenti su 10 (il 61 percento) del settore dei giochi sono minoranze, rispetto al 52 percento del settore alberghiero più ampio e al 42 percento della forza lavoro totale degli Stati Uniti.
Ancora, il 23 percento dei dipendenti del gioco è ispanico e il 19 percento è nero, entrambi dati superiori alla forza lavoro nazionale e in linea con il settore dell'ospitalità.
Il 60 percento dei dipendenti degli operatori sono minoranze, con un aumento di quasi il 20 percento rispetto al 2011 e superiore al settore dell'ospitalità e alla forza lavoro nazionale in generale.
Il 45 percento dei dipendenti dei produttori di giochi sono minoranze, rispetto al 38 percento della più ampia forza lavoro della produzione elettronica.
È importante sottolineare, scrive l'Aga, che, a tutti i livelli di lavoro, la pipeline di leadership del gioco è significativamente più diversificata rispetto alle medie nazionali a livello manageriale e professionale di primo/medio livello: il 45 percento dei manager di primo/medio livello sono minoranze mentre il 43 percento dei professionisti sono minoranze, entrambi da 10 a 12 punti sopra i benchmark nazionali e di ospitalità.
La diversità di genere rappresenta un'opportunità per l'industria. La forza lavoro del gioco è composta per il 48 percento da donne, in linea con la forza lavoro nazionale, ma la rappresentanza diminuisce nelle classificazioni professionali di livello più alto.
"Come mostra il rapporto di oggi, il nostro settore ha compiuto passi da gigante per diventare più diversificato, ma c'è ancora molto lavoro da fare", aggiunge Miller. "L'Aga utilizzerà questa ricerca per coinvolgere i nostri membri su come possiamo far progredire collettivamente la diversità nei giochi nei mesi e negli anni a venire".
Il rapporto di benchmarking arriva un anno dopo che l'Aga ha identificato i pilastri fondamentali dell'Esg (Environmental, social, and corporate governance) nel gioco: promuovere la sostenibilità, rafforzare la diversità, investire nelle comunità e gestire in modo responsabile.

LA METODOLOGIA - Un totale di 26 organizzazioni membre di Aga hanno partecipato allo studio, comprese aziende dei segmenti produttore (8) e operatore commerciale e tribale (18) dell'industria del gioco. I partecipanti hanno fornito dati di genere, razza/etnia e classificazione professionale per la propria forza lavoro. I partecipanti hanno inviato i dati a una società di contabilità di terze parti che ha calcolato le varie metriche di diversità e ha salvaguardato la riservatezza. I dati inviati sono stati esaminati per verificarne la coerenza tra i partecipanti.