Braga (Pd): 'Campione la salvaguardia dei posti di lavoro al primo posto'
La deputata del Pd Chiara Braga evidenzia la necessità di salvaguardare l'occupazione a Campione d'Italia e chiama la politica a intervenire.
Giornate difficili e d'attesa a Campione d'Italia, con il pronunciamento del Tar sulla richiesta di sospensiva della delibera che dispone la messa in mobilità di 86 dipendenti comunali che è stato rinviato al 12 novembre, e con la discussione del reclamo contro la sentenza che ha disposto il fallimento della società di gestione fissata per il 22 novembre.
A esaminare la situazione è la deputata del Pd Chiara Braga: “Nonostante la collocazione geografica peculiare data dal fatto di essere interamente circondato da territorio svizzero e di ricadere in una zona considerata area doganale della Confederazione Elvetica, motivo per il quale la moneta utilizzata dai suoi abitanti per le transazioni è il franco svizzero, il Comune di Campione d’Italia fa parte della provincia di Como e quindi della Repubblica italiana. Tutta la sua economia ruota attorno al casinò, gestito dalla società pubblica Casinò di Campione Spa, il cui socio unico è oggi il Comune di Campione d’Italia. Non dimentichiamo che la sua apertura è stata autorizzata dal Regio Decreto del 1933 proprio 'al fine principale di consentire al Comune di Campione d’Italia di conseguire il pareggio di bilancio'. Nel momento in cui quindi il Casinò con 492 occupati viene dichiarato fallito, mandando in dissesto finanziario il Comune, è chiaro che la politica non può esonerarsi dal prendere una posizione e intervenire per cercare di risolvere la situazione. L’affidamento della concessione alla casa da gioco è rilasciata dal ministero dell’Interno e il suo operato è sottoposto al controllo dello stesso ministero e di quello dell’Economia e delle Finanze”.
La deputata ricorda, ancora: “Lo scorso 3 agosto ho presentato un’interrogazione a risposta in Commissione al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, al ministro dell’Interno e a quello dello Sviluppo economico affinché si promuovesse urgentemente la convocazione di un tavolo di confronto e di trattativa con tutti i soggetti coinvolti, compresi i rappresentanti dei lavoratori, presso il ministero del lavoro e delle politiche sociali per affrontare l’emergenza occupazionale e di tenuta sociale del comune di Campione d’Italia, al fine di salvaguardare i posti di lavoro dell’ente Comune, della scuola materna e degli lavoratori della casa da gioco. Questa era ed è la priorità assoluta, perché si sta parlando di una crisi occupazionale di grande incidenza per un piccolo centro come Campione d'Italia. Purtroppo i tempi di reazione del Governo sono stati molto più lenti. Occorre inoltre ricercare ogni possibile soluzione riguardo l’affidamento della concessione della casa da gioco, al fine prioritario di consentire il proseguimento dell’attività e assicurare la continuità occupazionale”.