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Black list, la Svizzera dibatte sulla misura e guarda al Belgio

15 marzo 2023 - 12:07

Il Consiglio degli Stati dibatte sull'efficacia della black list dei siti oscurati in Svizzera e studia misure complementari.

Scritto da Amr
Foto di Nadine Marfurt su Unsplash

Foto di Nadine Marfurt su Unsplash

"La lotta contro il gioco d'azzardo illegale è un obiettivo molto importante per il Consiglio federale. La legge federale del 29 settembre 2017 sul gioco d'azzardo mira a 'garantire il funzionamento sicuro e trasparente del gioco d'azzardo', che comporta in particolare la lotta all'offerta non autorizzata di giochi e la protezione dei giocatori da offerte che sfuggono alla vigilanza delle autorità svizzere e per i quali non sono previste misure di protezione sociale e antiriciclaggio". Questa l'assicuazione data dal Consiglio federale elvetico, nel rispondere all'interpellanza della consigliera Isabelle Chassot, che chiedeva una valutazione della legge sul gioco online e, in particolare, se il blocco dei siti non autorizzati è una misura sufficientemente efficace.

Il Consiglio fedale assicura che "Il Dipartimento federale di giustizia e polizia effettuerà una valutazione della legge sul gioco in denaro. Ciò includerà la determinazione di quali temi saranno esaminati durante la valutazione. Senza anticipare il processo di valutazione in sé, né le misure che potrebbero essere prese al suo termine, è già possibile sottolineare che dall'entrata in vigore della legge, nel 2019, gli operatori più importanti dell'offerta illegale di gioco d'azzardo online sono stati bloccati o si sono ritirati dal mercato svizzero. Anche nel campo delle scommesse sportive alcuni grandi player si sono ritirati dal mercato svizzero. Il ritiro dei grandi operatori esteri dimostra l'efficacia di questa nuova normativa. Le autorità di vigilanza ritengono inoltre che l'attuale sistema di blocco degli accessi funzioni nel suo complesso e si adoperano per ulteriori miglioramenti attraverso le loro attività di vigilanza. L'obiettivo non è quello di garantire un'efficienza al 100 percento, ma di guidare il giocatore comune in Svizzera verso l'offerta legale del gioco d'azzardo". Il Consiglio federale ricorda inoltre le sentenze in materia del Tribunale federale, che non critica la normativa in vigore.

I DATI SUL GIOCO ONLINE - Rispondendo alla richiesta di dati della consigliera, il Consiglio federale evidenzia che "nelle rispettive relazioni di attività per l'anno 2021, la Commissione federale case da gioco e il Gespa (Autorità intercantonale di vigilanza sui giochi in denaro) rilevano un aumento significativo delle entrate lorde del gioco online rispetto all'anno precedente. Nel 2021 il ricavo lordo dei giochi ammonta quindi a 214,9 milioni di franchi per i giochi su larga scala gestiti online, con un aumento del 27,5 percento, e a 234 milioni per i giochi da casinò gestiti online, ovvero 48 milioni di franchi in più e un aumento del 25,8 percento rispetto all'anno precedente. Anche gli operatori Swisslos e Loterie Romande registrano un aumento dei ricavi lordi di gioco nel settore delle scommesse sportive legali. Questi aumenti si spiegano in particolare con il recupero di quote di mercato da parte degli operatori svizzeri di giochi legali. Al momento, tuttavia, non esiste un metodo preciso per stimare i proventi lordi del gioco d'azzardo illegale. Detto questo, i giocatori d'azzardo sono più inclini ad allontanarsi dal mercato illegale e dirigersi verso l'offerta legale di gioco online quando esiste un'offerta legale sufficientemente allettante", afferma il Cf, richiamando un concetto che anche in Italia gli operatori legali hanno ripetutamente sottoposto a legislatore e regolatore.

LE PROPOSTE DI CHASSOT - La risposta scritta del Bundesrat ha soddisfatto parzialmente l'interrogante Chassot, che ha chiesto, con esito positivo, la discussione nel Consiglio degli Stati di Friburgo. 
"Attualmente, la Svizzera ha circa 95.000 giocatori d'azzardo registrati nel cosiddetto database degli esclusi condiviso da Swisslos, Loterie Romande e casinò terrestri e digitali svizzeri. Purtroppo, non essendo la Svizzera un'isola, i giocatori registrati in questo database di esclusi giocano 'con i piedi', varcando i confini dei paesi limitrofi per giocare nei loro casinò. Ad esempio, sapete dove si trova il casinò Blotzheim? Appena oltre il confine francese da Basilea.
Se a questo aggiungiamo che giocano con le dita componendo l'indirizzo Internet di siti illegali sulla tastiera, ci rendiamo conto che esiste un grave problema di salute pubblica e che è anche ai massimi livelli nella preoccupazione legale dell'Ufficio federale di Giustizia, dell'Ufficio Federale di Sanità Pubblica nonché degli ambiti della lotta e della prevenzione contro il gioco eccessivo, e che questo problema non è assolutamente risolto, perché i giocatori malati andranno a giocare all'estero".
Così facendo, denuncia la consigliera, "i profitti generati dalla pratica dei giochi vanno nelle mani di operatori esteri, mentre restano in Svizzera le conseguenze negative in termini di salute pubblica".
Chassot evidenzia, in merito al blocco delle offerte online, che un audit del Federal Finance Control del 13 ottobre scorso rileva che "le misure di blocco dei siti illegali su indicazione dei regolatori della Cfcg e del Gespa sono solo parzialmente efficaci. L'elusione di queste misure rimane molto, troppo facile, sia da parte dei giocatori stessi, utilizzando una Vpn molto facilmente accessibile sotto forma di un'applicazione gratuita o molto economica, utilizzabile senza che sia necessaria alcuna tecnica di conoscenza, sia da parte degli operatori, che infinitamente moltiplicare i nuovi indirizzi Ip dopo che il precedente è stato bloccato. La lista dei siti interdetti, che iniziava da interwetten1, interwetten2 until, attualmente, interwetten11, mostra a che punto è facile modificare questi indirizzi. Tuttavia, esistono misure complementari di blocco.
Visto che la misura del blocco dei pagamenti non è prevista - questa opzione è stata scartata al momento dell'esame della legge -, un'intensificazione della collaborazione internazionale tra i regolatori dei paesi europei consente l'esame di altre misure.

COSI' IN EUROPA - Anche gli Stati europei confinanti con la Svizzera stanno affrontando le stesse sfide del nostro Paese, con successi diversi nella loro lotta contro il gioco d'azzardo illegale. Uno sguardo oltre i nostri confini è interessante da questo punto di vista.
In Belgio, la commissione dei giochi ha deciso di attaccare i tanti siti Internet illegali. A margine del classico procedimento repressivo, la commissione procede all'invio di diffide 'amichevoli' in cui richiama l'ordinamento giuridico vigente in Belgio e concede un breve termine per porre fine alla situazione illecita.
In questo contesto, gli operatori stranieri di siti illegali sono invitati a rendere il proprio sito immediatamente inaccessibile ai giocatori belgi. Non riuscendo a soddisfare questo avviso formale entro due settimane, viene avviata una procedura. Questa procedura amichevole ha il pregio di essere molto più rapida ed efficiente della procedura normale, in quanto è possibile rendere inaccessibili ai giocatori belgi più siti illegali di quanto non avvenga nel nostro paese.
Francia e Danimarca, dal canto loro, si stanno attivamente attivando per collaborare con i regolatori dei Paesi ospitanti e gli operatori illegali - tra questi, va detto, il principale è Malta -, al fine di facilitare accordi amichevoli che rendano inaccessibili i siti ai loro concittadini". 
Perché, quindi, "non prendere in considerazione tali passi per il nostro Paese? Il Gespa e la Cfcg hanno la base giuridica per consentire di collaborare con tali servizi. Lo hanno fatto anche in altri ambiti legati al gioco d'azzardo, per esempio nel quadro della lotta contro la manipolazione dei risultati sportivi".

I RILIEVI SUI DATI - Chassot ricorda inoltre che nel 2013 il Consiglio federale ha valutato a 300 milioni di franchi i proventi lordi del gioco illegale ma "oggi il Consiglio federale precisa nel suo parere di non aver dato una cifra in mancanza di modalità precise. Tuttavia, a suo avviso, rileva l'aumento molto significativo del reddito lordo dei giochi online, spiegandolo con il fatto che: '... quote di mercato sono state recuperate dagli operatori svizzeri di giochi legali'".
Inoltre, critica la consigliera, "il Consiglio federale ci dice che non mira al 100 percento di efficienza. A quanto allora?". E come "valutare lo stato delle pratiche dei giocatori, e proporre eventuali misure di tutela per migliorare l'efficacia del sistema?".
Chassot conclude affermando che "solo un blocco delle offerte non autorizzate permette in effetti di canalizzare i giocatori svizzeri rispetto alle offerte legali, che offre le garanzie necessarie contro il gioco eccessivo e il riciclaggio di denaro".

LA REPLICA DI BAUME-SCHNEIDER - Elisabeth Baume-Schneider replica così a Chassot: "Quanto all'efficacia, può sembrare goffo indicare che l'obiettivo non è quello di garantire il 100 per cento di efficienza. Certo, l'obiettivo è arrivare al 100 percento, ma la realtà mostra che sarebbe 'declamatorio' affermare di voler arrivare al 100 percento. Rinuncio a dire quale percentuale vogliamo raggiungere: la più alta ovviamente.
D'altra parte, non rinuncio ad affermare che, in sede di valutazione, prenderemo in considerazione gli elementi citati. Ammetto di non conoscere i modelli belgi in relazione alle procedure 'amichevoli' e 'preventive'. Come in molti altri oggetti, l'informazione, la prevenzione e una certa chiarezza nella decisione da prendere portano i giocatori ad avere altre componenti e soprattutto le piattaforme a rinunciare ad offrire giochi online nel nostro Paese".

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