Campione d'Italia: 'Petizione su revoca annessione a territorio doganale Ue non presentata a commissione Parlamento'
La petizione del Comitato civico sulla revoca dell'annessione di Campione d'Italia al territorio doganale dell'Unione europea non risulta ancora presentata all'apposita commissione del Parlamento.
Scritto da Amr
Dopo la bocciatura della prima, che risaliva al 2019 e che vedeva come primo firmatario Michele Canesi, figlio dell'attuale sindaco di Campione d'Italia e anch'esso in precedenza consigliere comunale, anche la seconda petizione sulla revoca dell'annessione dell'enclave al territorio doganale dell'Unione europea sta incontrando difficoltà. O meglio, secondo fonti politiche del Parlamento europeo, che allo scopo hanno consultato funzionari della stessa istituzione, la petizione votata recentemente dal consiglio comunale non è stata presentata alla commissione petizione del Parlamento europeo: al momento resta un atto di indirizzo politico ma non rientra nella procedura di presentazione di una petizione alla commissione.
Come noto, a promuovere la raccolta firme (in totale 1.057) era stato il Comitato civico di Campione d'Italia e successivamente il consiglio comunale, il 4 luglio del 2023, ne aveva preso atto.
La petizione chiede all’amministrazione comunale di avviare l’iter necessario volto alla riconsiderazione, e dunque alla revoca, dell’annessione dell’exclave/enclave al territorio doganale dell’Unione europea.
Di febbraio 2024, dunque più recente, la delibera con cui il Comune di Campione d'Italia ha deciso di "aderire ed approvare" la petizione del Comitato civico firmata da cittadini campionesi residenti e Aire in merito alla richiesta di revoca della Direttiva comunitaria Ue 2019/475 che prevede l'annessione allo spazio doganale dell’Unione Europea del territorio dell’exclave e che è in vigore dal 2020. La delibera di giunta "ribadisce l’indirizzo già assunto dall’amministrazione comunale sin dal proprio insediamento alla luce del fatto che la Direttiva stessa ha creato e crea gravissimi pregiudizi sia economici che nella vita personale dei cittadini" e stabilisce che venga inviata, unitamente alla petizione, alla presidenza del Consiglio dei ministri, alla Commissione Ue per il tramite della presidenza citata e per conoscenza alla Prefettura di Como, a Regione Lombardia e alla Provincia di Como.