skin

Canesi: 'A Osl debiti da 2018 a 2020, riequilibrio conti Comune Campione più agevole'

23 dicembre 2022 - 10:31

Il sindaco di Campione d'Italia, Roberto Canesi, commenta la sentenza della Corte dei conti sul piano di riequilibrio finanziario pluriennale dell'ente.

campionestemma.jpg

“Il punto cruciale della sentenza della Corte dei conti sul piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Campione d'Italia è che i giudici hanno modificato il periodo di segregazione, che divide quello di spettanza dell'Organo straordinario di liquidazione da quello dell'ente comunale. Se dunque prima all'Osl, errando, era stato attribuito il periodo fino al 31 dicembre 2017, giudici hanno ritenuto che va considerato anche quello fino al 31 dicembre 2020. Ciò ci toglie tutto il periodo dove sono maturati debiti in capo alla gestione commissariale, in gran parte verso i dipendenti e gli ex dipendenti, e che sono pari a circa 15, 16 milioni di euro, agevolando di molto il riequilibrio del Comune, ora che il bilancio in bonis, così come definito dal giudice, decorre solo dal 2021”.

Il sindaco di Campione d'Italia, Roberto Canesi, commenta così la recente sentenza delle sezioni riunite della Corte dei conti, che ha respinto il ricorso presentato dal Comune contro la bocciatura del suo piano di riequilibio di bilancio da parte della Cdc lombarda.
Nella sentenza, i giudici romani accollano all'Osl anche il periodo dal 2018 al 2020 compreso, “sgravando così il Comune di questi debiti. In capo all'ente rimane l'anticipazione di tesoreria, che abbiamo già ridotto a circa 13 milioni di euro rispetto ai 21, 22 precedenti. Certamente dovremo mettere a disposizione dei mezzi finanziari maggiori a favore dell'Osl Angela Pagano, con la quale abbiamo già colloquiato e e andremo assieme al Ministero una volta che avremo un quadro finanziario più chiaro, così da concordare una linea per uscire dal disequilibrio attuale”.
Un altro aspetto importante della sentenza, sottolinea il primo cittadino, è che “tutta la vertenza in materia sanitaria, relativa al periodo 2005-2018, con la Regione Lombardia va in capo all'Osl. Noi per essa avevamo calcolato un anno solo, tant'è che prudenzialmente avevamo postato 6 milioni di euro”.
Canesi osserva dunque: “Riteniamo di avere fatto tutto quello che era necessario e opportuno fare. Certamente c'è stata una errata valutazione sulla data di segregazione, peraltro a danno del Comune, che si è accollato con il bilancio in bonis dei debiti che invece il giudice ha ritenuto di spettanza dell'Osl. Quindi, abbiamo pagato le retribuzioni del 2018, 2019 e 2020 perchè le ritenevamo a nostro carico e invece abbiamo anticipato dei soldi che sono a carico dell'Osl”.

Canesi spiega ancora: “Per legge, il dissesto crea una demarcazione tra i debiti pregressi che vanno sanati e l'ente, che deve uscire senza questi debiti pregressi. A Campione, caso unico, questo aspetto non si era realizzato e dei debiti, peraltro di ingente consistenza, erano rimasti in capo all'ente. La Corte dei conti ha rettificato, peraltro con interpretazione giuridica ineccepibile, questa interpretazione, indicando una via di soluzione a una grossa problematica che avevamo, trovandoci con un bilancio di competenza di esercizio assolutamente in attivo ma che non poteva fare fronte alla grossa massa debitoria che invece sarebbe dovuta essere in capo alla Osl”.

Che cosa farete ora?

“Innanzitutto abbiamo parlato con il prefetto di Como Andrea Polichetti e con l'Osl Angela Pagano, poi faremo tutti i conteggi, li vedremo con l'Osl e faremo una riunione congiunta al Ministero così da avere un'indicazione sul percorso che si intenderà seguire per arrivare al riequilibrio”. Ancora, “abbiamo chiesto alla Banca popolare di Sondrio di predisporci la situazione dell'anticipazione di tesoreria, così da predisporre un percorso per uscire dalla situazione di disequilibrio. La Corte dei conti – è il giudizio di Canesi sulla sentenza – ha bocciato il ricorso ma devo darle atto che ha fatto chiarezza su un aspetto che era fondamentale, quello della segregazione dei debiti, che era fondamentale, agevolando, a mio avviso, il percorso che porterà al riequilibrio dell'Ente”.

Come noto, la sentenza chiama in causa anche il Casinò, ritenendo poco credibile il contributo che esso verserà nella casse comunali: “Il piano concordatario della Casa da gioco è stato avallato da un giudice, da un tribunale e dai commissari giudiziali – ricorda Canesi – e un altro aspetto importante da sottolineare è che le entrate da essa, proprio per mettere in massima sicurezza il bilancio del Comune, sono state appostate per fare fronte a investimenti e non per la gestione corrente. Quindi, qualora non dovessero arrivare o fossero minori del previsto, non pregiudicheranno per esempio il pagamento degli stipendi oppure l'erogazione dei servizi”.

Altri articoli su

Articoli correlati