Casinò Campione: Ambrosini fa ricorso al CdS, e il Comune nomina un avvocato
La Giunta di Campione d'Italia affida a un avvocato il compito di difendere l'Ente contro l'appello in Consiglio di Stato presentato dall'ex Ad Marco Ambrosini per l'incompleto accesso agli atti relativi alla revoca del suo incarico.
Scritto da Fm
Il contenzioso avviato dall'ex amministratore del Casinò Campione d'Italia Marco Ambrosini dopo la revoca dell'incarico da parte del Comune approderà in Consiglio di Stato.
È quanto si deduce dalla delibera con cui la giunta comunale dell'enclave italiana in terra svizzera - poiché non dispone di un Ufficio di Avvocatura - ha affidato ad un professionista esterno un incarico di consulenza tributaria e legale al fine di assicurare la difesa degli interessi e dei diritti dell’Ente per costituirsi nell'appello presentato da Ambrosini contro la sentenza con cui il Tar Lombardia circa tre settimane fa ha ritenuto inammissibile il ricorso da lui presentato contro l'incompleto accesso agli atti relativi alla revoca del suo incarico.
Come si ricorderà, infatti, il Comune a seguito della richiesta di accesso agli atti presentata dall'ex Ad, gliene aveva inviati diversi, ma non gli "appunti" e il "brogliaccio" propedeutici alla deliberazione consigliare che lo aveva estromesso a marzo, nonché alla "documentazione sulle modalità procedimentali di scelta del nuovo amministratore delegato".
I giudici amministrativi milanesi hanno dato ragione al Comune che, nella sua difesa, aveva chiesto l’inammissibilità del ricorso per mancata notifica al controinteressato Stefano Silvestri che è stato nominato dalla Società al posto del ricorrente, come indicato nel ricorso stesso. In udienza il Comune aveva aggiunto anche l’eccezione di inammissibilità per mancata notifica del ricorso alla società Casinò di Campione Spa.
Ma Ambrosini a quanto pare ha deciso di non fermarsi di fronte a questa sentenza e di presentare appello.