Non c'è ancora l'ufficialità, ma la possibilità che il 2 giugno sia non solo la festa della Repubblica ma anche quella della ripartenza di casinò e giochi è concreta.
L'avvio delle procedure, attraverso la trasmissione della richiesta al ministero della Salute e al Comitato tecnico scientifico da parte del ministero dell'Economia e delle Finanze, e le rassicurazioni date anche dal sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè, suonano infatti di buon auspicio.
A esprimere soddisfazione, ma anche a puntualizzare concomitanti richieste, è la Lega, a iniziare dal deputato Flavio Di Muro: “Prendo atto che finalmente viene fissata una data ipotetica, 2 giugno, per la riapertura del Casinò di Sanremo, ringrazio il sottosegretario del Mef con delega al gioco Claudio Durigon per aver accolto le istanze in merito avanzate dal sottoscritto, dall'amministrazione comunale e dai sindacati. Non poteva essere altrimenti visto l’impatto economico che l'azienda Casinò esercita sul territorio locale, sui dipendenti e le loro famiglie, e sulle casse del Comune ovvero sui servizi pubblici resi ai cittadini di Sanremo".
Di Muro rileva inoltre "con piacere che dall'approvazione del mio ordine del giorno alla Camera ad oggi sono stati fatti dei passi avanti. Può considerarsi un traguardo accettabile, ma sono convinto che vi siano ancora margini per un'apertura anticipata rispetto alla data ipotizzata, considerando le misure di sicurezza e sanificazione già adottate o previste dall'amministrazione della Casa da gioco.
Non solo il Casinò ma tutte le attività commerciali, ristorative, artigianali, turistiche che possano garantire adeguati standard di sicurezza vanno accompagnate da un cronoprogramma di riaperture, così come va rivisto il coprifuoco delle ore 22 sul quale c'è un chiaro impegno del Premier Draghi grazie alla decisa presa di posizione di Matteo Salvini e della Lega."
Anche il consigliere comunale sanremese della Lega Stefano Isaia prende la parola, ricordando l'impegno di Di Muro, gli incontri sindacali svolti e ribadendo "con forza la necessità che l’azienda torni quanto prima ad essere operativa, si contano infatti dieci mesi di inattività tra il 2020 e 2021. La rilevanza economica ed occupazionale che essa ricopre nella nostra provincia è un dato di fatto ineludibile. Oltre alla riapertura va affrontato il tema dei ristori o sostegni alla Casinò Spa, attraverso i quali sopperire, in parte, alle difficoltà economiche derivanti dal lungo periodo di mancati introiti”.