Casinò Venezia oltre le attese: più compenso a gestione e più Isi da pagare
Una determina del Comune di Venezia stanzia nuovi fondi per compensare la società di gestione del Casinò e per pagare l'imposta sugli intrattenimenti.
Scritto da Amr
foto tratta dalla pagina Facebook del Casinò di Venezia
L'atto è una determina e ha dunque un carattere tecnico, di impegno della spesa. Ma dietro le premesse e i richiami di legge c'è una constatazione che sicuramente fa piacere sia al Comune di Venezia che alla sua partecipata: il Casinò municipale sta andando meglio del previsto, e dunque si rende necessario aggiornare al rialzo anche gli stanziamenti di soldi che serviranno per compensare la società di gestione che per pagare l'imposta sugli intrattenimenti.
Come noto, infatti, secondo la convenzione vigente, e che era stata modificata solo durante il periodo del Covid, al Comune spettano tutti gli incassi di gioco del Casinò, salvo poi ridarne il 75 percento alla Casinò di Venezia Gioco Spa come “compenso per la gestione”. Dunque, essendo tali incassi di gioco superiori a quelli messi a bilancio 2024, si rende necessaria un'operazione contabile, per di più già effettuata nell'arco di quest'anno che si dimostra dunque, e non per la prima volta, favorevole per l'andamento della Casa da gioco.
In dettaglio, la determina impegna altri 6 milioni di euro per il compenso alla gestione della Casa da gioco, altri 600mila euro invece “per far fronte agli oneri derivanti dall’imposta sugli intrattenimenti gravante sui proventi del Gioco, a favore dell’Agenzia delle Entrate” e infine un altro milione di euro “per far fronte agli oneri derivanti dall’imposta sugli intrattenimenti gravanti sugli Incassi da Ingressi e Mance”, anche in questo caso a favore dell’Agenzia delle Entrate.
Nel bilancio di previsione 2024-2026 approvato dal consiglio comunale il 21 dicembre dello scorso anno era previsto come introito annuo lordo dei giochi un importo di 105 milioni di euro per il 2024, e conseguentemente il compenso previsto a favore della società era pari a 78.750.000 euro, cui aggiungere, come fatto con determinazione dirigenziale di fine gennaio, 539.200 euro per pagare la tassa di concessione governativa d 1,5 milioni di euro per l'imposta sugli ingressi.
Come detto, già a giugno si era reso “necessario” integrare il compenso alla gestione di altri 7,5 milioni di euro e la somma per pagare l'Isi di altri 750mila euro.