Riapertura Casinò Venezia, Zuin: 'Operativi in due giorni'

Se a Saint Vincent c'è grande attesa per le determinazioni che a Roma saranno assunte in merito al riavvio dell'attività dei casinò, sospesa fino al 5 marzo ai sensi dell'ultimo Dpcm del premier uscente Giuseppe Conte, a Venezia lo stato d'animo non è certamente diverso.

E di certo, Casinò e proprietà non si faranno di certo trovare impreparati, al momento che il nuovo premier Mario Draghi (ancora in attesa di sciogliere la sua riserva al Quirinale, ma è ormai certo che sarà lui a guidare il Governo) firmerà un nuovo Dpcm o comunque stabilirà quando e come riaprire i casinò.

"Noi siamo operativi nel giro di due giorni", assicura l'assessore al Bilancio e Partecipate del Comune di Venezia, Michele Zuin. "Non aspettiamo altro".

La chiusura del Casinò nel 2020 è stata assai onerosa non solo per l'azienda e i suoi dipendenti, ma anche per il Comune, che al fine di contenere la perdita di esercizio e di garantire la continuità aziendale ha rinunciato alla quota del 15 percento sugli incassi di gioco convenzionalmente determinata, quindi a un importo stimato in 6.234.391 euro. Il restante 10 percento incassato è stato in pratica utilizzato e sufficiente solo al pagamento delle tasse nei confronti della Siae, per cui di fatto Ca' Farsetti si è vista azzerare gli introiti derivanti dal Casinò.