Caveri: 'Conseguenze istituzionali di sentenza Casinò St. Vincent'
L'assessore alle Partecipate Luciano Caveri commenta la sentenza della Corte dei Conti sui finanziamenti al Casinò di St. Vincent.
Scritto da Redazione
"Sono d'accordo sulla proposta che sta emergendo di avere una sessione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, che preceda quella ordinaria già fissata per fine settembre, dedicata ad alcune riflessioni sullo stato dell'autonomia valdostana. Anzi, a ben rifletterci, dovrebbe essere una buona abitudine, che vada al di là delle celebrazioni ufficiali e che sia un osservatorio politico e certo giuridico di quanto si riverberi sull'Ordinamento valdostano".
Lo scrive sul suo blog l'assessore alle Partecipate della Regione Valle d'Aosta, Luciano Caveri, che si dice consapevole che "in questa occasione esista l'impatto emotivo ed anche molto concreto e grave sulle persone colpite da quanto deciso nella sentenza d'appello della Corte dei Conti sulla nota vicenda riguardante il Casinò de la Vallée", ma "si tratta di riflettere sulle conseguenze istituzionali, al di là delle vicende dei singoli, perché quanto scritto dai giudici contabili non è affatto 'acqua fresca' e rischia di avere un impatto molto forte sui poteri e le competenze della Valle e sugli spazi di libertà decisionale di Assemblea e Governo".
Tuttavia, secondo Caveri, "dovrebbe essere una discussione non unidirezionale in punta di diritto e con le motivazioni politiche che sottendono, che riguardano più in generale l'autonomia odierna nel flusso storico che porta alla situazione attuale.
L'occasione, se verrà, dovrebbe riguardare anche la sentenza della Corte Costituzionale con cui venne bocciata la legge regionale applicativa in ambito regionale delle misure contro la pandemia. Una scelta molto centralista che, come l'altra sentenza appena citata, si riverbera non solo su di noi, ma ha un impatto molto significativo sull'impianto del regionalismo, così come attualmente in vigore dopo le famose riforme del Titolo V del 2001".
L'assessore esorta ad "avere consapevolezza delle conseguenze e lo devono avere le altre Regioni e le Province autonome ed anche le Autorità statali, perché la Repubblica è una sola e fra i capisaldi della democrazia italiana c'è il rispetto della democrazia locale nelle sue diverse espressioni, compresa l'Autonomia speciale prevista dall'articolo 116 della Costituzione e dagli Statuti speciali, come nel caso appunto della nostra Valle d'Aosta".