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Ceruti (M5S): 'Turismo, identità e scopo per Campione d'Italia'

18 gennaio 2023 - 10:51

Luca Ceruti, candidato alla regionali in Lombardia nella fila del M5S, delinea la sua visione per il futuro di Campione d'Italia e del suo Casinò.

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Prosegue il viaggio di Gioco News verso il 12 e 13 febbraio, quando in Lombardia ci saranno le elezioni amministrative. In vista della due giorni elettorale, grande è l'attenzione di tutti i partiti nei confronti di Campione d'Italia, comune comasco che è fisicamente collocato in Svizzera e che presenta mille peculiarità e difficoltà.
Dopo la Lega, con l'attuale presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi, a fare il punto su quello che è stato e quale sarà il suo impegno per Campione in questa situazione di particolare difficoltà dovuta all'entrata in vigore della direttiva che include l'enclave nel territorio doganale dell'Unione europea è Luca Ceruti, consigliere comunale di Como dal 2012 al 2017 dopo essere stato eletto nella lista del Movimento 5 Stelle per la quale era candidato a sindaco e ora candidato alla regionali, sempre per il M5S.

"Purtroppo la sciagurata richiesta europea di isolazionismo ha portato a conseguenze importanti per un territorio così piccolo che ha avuto sempre come punto di forza la connessione stretta con la Confederazione Elvetica. Oggi è importante però far si che tali collaborazioni ritornino pur con dei confini così marcati (sanità, rifiuti, utenze e lavoro su tutti). Abbiamo di fronte situazioni complesse che però potrebbero portare a soluzioni che potranno rappresentare le basi solide di un futuro che porti Campione d’Italia ad essere il fiore all’occhiello del nostro territorio da mostrare a tutto il nord Europa".
 

Per quanto riguarda la questione sanitaria, quale sarà l'impegno che la Regione potrà profondere in merito alle specifiche esigenze dei campionesi e tenendo conto del pregresso?

"Gli accordi devono essere consolidati, occorre dare prospettive e stabilità ai cittadini di Campione. Non vi è nulla di peggio che l’instabilità per far scappare la gente dal territorio.
Purtroppo la gestione del centrodestra ha una visione solo di ospedalizzazione. Le case di comunità sono una bella invenzione, sulla carta però, e purtroppo li è rimasta, in tante, quasi in tutte le realtà, la loro attuazione è stata dimenticata".
 

Lei ritiene che la riapertura del Casinò abbia segnato un momento di ripresa per l'enclave e cosa auspica per il futuro dell'enclave, la cui economia in passato è stata unicamente basata sulla Casa da gioco?

"Il Casinò in passato è stato l’unico punto di riferimento per Campione, se posso aggiungo, purtroppo, perchè ha saputo radunare anche molti interessi sbagliati che hanno portato a diverse complicazioni per un territorio con tali particolarità.
Auspico una evoluzione per Campione d’Italia, una continuità con progetti di più ampio respiro e con un indirizzo ben definito.
Turismo, ma soprattutto identità e scopo. 
A livello nazionale, grazie al nostro portavoce Giovanni Currò in commissione finanze siamo riusciti a garantire continuità e attenzione alle problematiche di Campione, anche alle più piccole, ponendo al centro progetti per superare la dipendenza economica verso il solo Casinò in sinergia con l’amministrazione locale".

Per quanto riguarda invece i problemi del Comune, alle prese con la questione della bocciatura del suo piano di riequilibrio finanziario pluriennale, che cosa commenta?

"Il piano di riequilibrio finanziario di un Comune con tali particolarità non è di facile redazione. Il sindaco attuale, Roberto Canesi, è un professionista, confido nella risoluzione di tali ostacoli per il bene della comunità campionese".

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