Delega fiscale sulla strada di Palazzo Chigi, niente riordino per i casinò
Il disegno di legge Delega fiscale pronto per l'approdo a Palazzo Chigi: norme sul riordino dei giochi ma niente sui casinò.
Scritto da Amr
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La prossima settimana, come ripetutamente assicurato dal viceministro al Mef Maurizio Leo, il disegno di legge delega al governo in materia fiscale sarà all'esame del consiglio dei ministri. Dopo la sua approvazione, sarà all'esame del Parlamento ed entro due anni dalla sua trasformazione in legge dello Stato, il governo adotterà i decreti delegati sulle diverse materie che la Delega prevede. Compresa quella del gioco: l'articolo 15 della bozza, ormai quasi definitiva, visionata da Gioconews.it, è infatti dedicato al riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici.
Un'occasione, imperdibile dopo tante promesse cadute nel vuote nelle precedenti legislature, per risistemare tutto il corpus normativo in materia di gioco con vincita in denaro. Ma non per quanto riguarda i casinò, totalmente esclusi dalle disposizioni della Delega fiscale, anche se più volte, negli anni passati, fosse stata la stessa Corte costituzionale a sollecitare un loro riordino normativo, tant'è che esistono solo in virtù di leggi dello stato che, di volta in volta, stabiliscono una deroga al divieto di gioco d'azzardo a favore di un particolare territorio.
Come forse si ricorderà, nell'intesa raggiunta nel 2017 in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni, fortemente perseguita dall'allora sottosegretario al Mef con delega al Mef, Pier Paolo Baretta, era previsto anche un capitoletto sui casinò. La questione della loro specificità era emersa con forza durante il periodo del Covid, quando nel trattamento normativo riservato dal governo Conte, erano praticamente stati accomunati al gioco pubblico. Tuttavia, almeno in questa fase, i casinò sembrano dimenticati dal legislatore, anche se non è chiaro se per gli stessi sia una buona, una cattiva, oppure una notizia neutra.