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Fiamma Tricolore: 'Casinò Campione, vigilare su controlli e mancati pagamenti'

08 marzo 2023 - 19:18

Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore evidenzia alcune criticità al Casinò Campione: dalla mancanza dei controllori comunali al non avvenuto pagamento degli ex impiegati creditori.

Scritto da Redazione
@ AdmComSRL su Wikipedia

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Una vigilanza "affinché non si ripetano le oscure manovre che hanno portato al collasso la Casa da gioco (di Campione d'Italia Ndr) e al dissesto economico il Comune".

La sta portando avanti il Movimento Sociale Fiamma Tricolore, sezione di Como, che in una dura nota evidenzia che "purtroppo, nella realtà dei fatti, nonostante gli strombazzanti proclami della politica locale e nazionale, a Campione non è stato riaperto un Casinò bensì si è permesso di avviare una bisca. Infatti, caso unico in Italia, la Casa da gioco campionese non ha più il servizio di controllo comunale, quello che garantiva la corretta applicazione delle regole di gioco e che certificava gli importi degli introiti e delle mance anche ai fini tributari".

Secondo il partito, "la riapertura delle sale da gioco campionesi, secondo noi, andava concordata con il Tribunale fallimentare e con la Procura della Repubblica di Como al fine di nominare un commissario ad acta. Questo per evitare che coloro, che nella precedente gestione avevano portato al fallimento la Casa da gioco, potessero riciclarsi e accomodarsi nuovamente sulle poltrone dalle quali la Procura Lariana li aveva fatti sloggiare nel 2018. Quindi un commissario con un preciso mandato, quello di garantire trasparenza nelle assunzioni, nelle attività di gioco, nei pagamenti dei creditori e non da ultimo liquidare gli ex dipendenti che ad oggi reclamano ancora i loro stipendi e i trattamenti di fine rapporto". 

La Fiamma Tricolore segnala inoltre che "a un anno e tre mesi dalla riapertura, nessuno degli ex impiegati creditori, ha visto un solo centesimo delle spettanze dovute e lo stesso dicasi per gli ex dipendenti del Comune che attendono ancora il saldo delle loro retribuzioni del 2019. ​Con la riapertura del Casinò, si sono purtroppo rivisti tornare in auge i nepotismi, le odiose assunzioni clientelari, attraverso un percorso ben oliato che ha visto premiare tra i nuovi assunti alcuni esponenti delle principali organizzazioni sindacali provinciali che hanno dimenticato, anzi hanno negato, l’applicazione dell’art. 46 della Costituzione. Costoro, invece di tutelare gli interessi di tutti i lavoratori, hanno difeso esclusivamente i propri". 
La Fiamma Tricolore chiede dunque alle autorità, che hanno il compito di vigilare sulla riapertura della Casa da gioco, di "considerare quanto da noi pubblicamente esposto".

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