Fiamma tricolore: 'Famiglie allo stremo, dare risposte ai creditori del Casinò Campione'
La Fiamma tricolore torna a puntare l'attenzione sul pagamento ai creditori del Casinò Campione d'Italia.
Scritto da Amr
foto di Gabri1990 su Commons Wikimedia
"In attesa di una posizione da parte del primo cittadino Roberto Canesi sulle dichiarazioni in merito all'annessione alla Svizzera" da parte di "un consigliere di maggioranza, che forse farebbe bene" anche lui "a chiarire la sua posizione", la Fiamma tricolore, per voce del suo segretario organizzativo comasco Carlo Russo, torna a focalizzare l'attenzione su quelli che ritiene essere "problemi più seri che attanagliano il vivere quotidiano dei campionesi, quali la gestione della Casa da gioco e il suo futuro" sul quale, secondo i commissari giudiziali Alessandro Danovi e Marco Minniti, c'è solo un "cauto ottimismo".
Il partito ricorda dunque che dal 2018 che "una situazione che sta portando allo stremo famiglie intere (leggiamo che il banco
alimentare è ancora attivo e di supporto a tante persone)" e ribadisce ancora una volta che "non si può discutere su quando sarà possibile dare ma si deve rispettare la tabella del piano concordatario, perché si tratta di crediti 'alimentari' per il vivere quotidiano, visto che ancora non si è scoperto come si può vivere d'aria".
A detta di Russo, "ancora oggi si assiste a una vera e propria discriminazione sui creditori di classe A. Questo, ripetiamo, è sotto gli occhi di tutti, compreso chi ha il dovere di tutelare gli interessi dei creditori tutti e non solo di una parte, come sta avvenendo, con il beneplacito dei sindacati". Inoltre, "non trovano ancora risposta tanti altri quesiti, sfociati in esposti alla Procura e per conoscenza al giudice fallimentare Marco Mancini, su concorsi, appalti e soprattutto su personaggi che gestiscono uffici apicali senza alcun averne titolo. Ci chiediamo: chi deve controllare ha gli strumenti per poterlo fare?".
Per l'ennesima volta, prosegue ancora la nota, la Fiamma tricolore sottolinea "la mancanza di un servizio professionale e primario come l'istituzione dei controlli comunali, presente in tutti gli altri casinò italiani". Il partito invita dunque il ministro dell'Interno, il prefetto di Como e il procuratore della Repubblica di "voler valutare e accertare la veridicità dei fatti più volte esposti in questi mesi e, nel caso di giustezza delle nostre osservazioni di individuare la possibile soluzione che ad oggi ha impedito uno stato di cose a scapito dei cittadini di Campione e di chi, pensionati ex dipendenti, ancora attendono di ricevere dopo sei anni i loro crediti".