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Morassut (Pd): 'Società partecipate, nomine solo dopo procedure a evidenza pubblica'

28 novembre 2022 - 12:59

Il deputato del Pd Roberto Morassut presenta una proposta di legge sulle nomine da parte degli enti locali nelle società da essi partecipate.

Scritto da Amr
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Interessa teoricamente anche i casinò e le loro proprietà, la proposta di legge presentata alla Camera dal deputato del Partito democratico Roberto Morassut recante "Modifica all’articolo 2449 del codice civile, concernente la scelta dei membri degli organi di amministrazione e di controllo nominati dallo Stato o dagli enti pubblici nelle società da essi partecipate" e che è stato assegnato in sede referente alla commissione Bilancio e Tesoro.
"Teoricamente" in quanto, in pratica, già oggi gli enti pubblici che possiedono i quattro casinò procedono alle nomine seguendo le norme previste nella Pdl, che punta a renderle obbligatorie per tutti. 

Il deputato chiede infatti di modificare il codice civile, prevedendo che "Lo Stato e gli enti pubblici che hanno partecipazioni in una società per azioni indicano gli amministratori, i sindaci e i componenti dei consigli di sorveglianza scegliendoli all’interno di terne di nomi selezionate attraverso procedure di evidenza pubblica, a pena di nullità delle nomine". Spetterà poi al Governo provvedere "con regolamento" a "disciplinare le procedure di evidenza pubblica".
Come Morassut spiega nella relazione illustrativa che precede l'articolato, la Pdl intende "intervenire sul tema decisivo della selezione degli amministratori nelle società di capitale a partecipazione pubblica totale o parziale, nella convinzione che sia necessario promuovere le migliori professionalità reperibili sul mercato per un’ottimale gestione del patrimonio pubblico rappresentato dalle società e dagli enti con organi di amministrazione di nomina pubblica; che l’efficienza della gestione di queste realtà costituisca un problema centrale sia per una corretta conduzione economica e tutela delle risorse collettive sia per un rafforzamento del rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni; che, anche per questa via, separando con ancor maggiore chiarezza di quanto già non preveda il vigente ordinamento la gestione e l’indirizzo politicostrategico delle scelte pubbliche, sia possibile restituire i partiti politici e le organizzazioni che rappresentano interessi economico-sociali e professionali alle loro naturali e insostituibili funzioni di promotori di idee e di elaborazione generale; che una sana e corretta gestione, in particolare delle società di capitale a partecipazione pubblica totale o parziale di livello nazionale o locale, sia particolarmente importante in questo frangente storico e politico nel quale si renderà necessaria una nuova fase della politica di liberalizzazione di ampi settori di servizio pubblico attualmente esercitato da aziende pubbliche; che tale politica di liberalizzazioni non può che essere affrontata con il massimo rigore e con la massima attenzione a un’effettiva operazione di mercato e, al contempo, di reale convenienza dell’interesse pubblico". 

Con l'approvazione della Pdl, motiva ancora Morassut, "si restringerebbe il campo ora lasciato alla totale discrezionalità della scelta degli amministratori delle società e degli enti pubblici, ampliando, per converso, il campo del merito e della competenza e conservando in ogni caso integra, sulla base delle disposizioni vigenti, la possibilità di scelta degli organi politici e della tutela del necessario rapporto fiduciario tra questi ultimi e gli amministratori nominati".

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