skin

Nasce il nuovo governo valdostano: al presidente Testolin le Partecipate

22 febbraio 2023 - 09:54

Chiesto un consiglio straordinario per l'elezione del nuovo governo regionale in Valle d'Aosta: il presidente Testolin deterrà la delega alle Partecipate. Il commento di Caveri.

Scritto da Anna Maria Rengo
consigliovalle.jpg

Si stringono i tempi per la nascita ufficiale del nuovo governo regionale valdostano e, ciò che più direttamente interessa il Casinò di Saint Vincent, prende forma la composizione della giunta, e in particolare chi deterrà la delega alle società partecipate, ossia, secondo quanto apprende Gioconews.it, lo stesso presidente (per ora incaricato) Renzo Testolin.

Nella mattina di oggi, mercoledì 22 febbraio 2023, la presidenza del Consiglio ha infatti ricevuto la richiesta di convocazione di una sessione straordinaria dell'Assemblea per eleggere il presidente della Regione e gli assessori regionali, a seguito della presa d'atto delle dimissioni rassegnate dal consigliere Erik Lavevaz da presidente della Regione il 25 gennaio scorso, oltre che per ricomporre le Commissioni consiliari permanenti e il Comitato paritetico di controllo e valutazione delle politiche regionali e della qualità della normazione.
Il presidente Alberto Bertin ha quindi convocato la conferenza dei capigruppo per domani, giovedì 23 febbraio, alle ore 9. Il Consiglio Valle dovrebbe essere convocato già per la giornata di venerdì.

La richiesta di un Consiglio straordinario è stata sottoscritta da 18 consiglieri: Testolin, Marguerettaz, Grosjacques, Sapinet, Barmasse, Rosaire e Lavevaz del gruppo UV; Jordan, Bertschy, Caveri, Chatrian del gruppo Av-VdAu; Marzi del gruppo Sa; Cretier, Padovani, Guichardaz e Malacrinò del gruppo Fp-Pd; Carrel e Rollandin del gruppo PlA.

IL COMMENTO DI CAVERI - L'assessore uscente Luciano Caveri, che sotto la giunta guidata da Erik Lavevaz deteneva la delega alle Partecipate, traccia così un bilancio del suo operato: "Personalmente credo di aver fatto quanto utile per mettere in sicurezza la Casa da gioco con una situazione  stabile e redditizia. Un ruolo chiave è stato interpretato dall’amministratore unico Rodolfo Buat e dal direttore generale Stefano Silvestri, nel frattempo in pensione. Ora alla Regione autonoma spetterà capire cosa fare in vista della fine nel 2024 del concordato oggi in atto. Sapendo che - dopo che certe vicende giudiziarie sono state chiuse di fatto dalla nota sentenza della Corte Costituzionale - la Casa da gioco resta un’azienda utile e vitale per la nostra Valle.
Sono lieto di avere nuove deleghe sfidanti come Innovazione e Pnrr assieme alla Politica per la Montagna e quegli Affari europei utili anche per eventuali scelte future per il Casino, tenendo conto del quadro europeo in certe materie come aiuti di Stato e concorrenza", conclude.

Altri articoli su

Articoli correlati